(Cruz del Sur/Audioglobe) Una bellissima copertina incornicia l’esordio sulla lunga distanza dei doomsters Void Moon (inutile che lo dica, la band è svedese): la Cruz del Sur lo pubblica (anche in vinile) il 2 Novembre, giorno dei morti, e sicuramente la proposta dei nostri è funerea e drammatica, perfettamente degna del genere suonato. Della formazione fa parte anche il drummer Thomas Hedlund, coinvolto in decine di progetti metal scandinavi. “Hammer of Eden” dispiega subito il classico doom Sabbath/Candlemass che ci piace così tanto, cadenzato, plumbeo e pesante. Quasi angosciante la titletrack, con il suo riff ipnotico e malsano; “Cyclops” è un altro masso oscuro ancora più legato alla dimensione rock e settantiana del genere. Il massimo della pesantezza si raggiunge con i sette minuti di “Among the Dying”, brano che parte disincantato ma lentamente cresce nel pathos e nella rabbia. La chiusura è affidata a “The mourning Son”, dai suoni ancora più secchi e tirati. Non c’è niente di particolarmente originale in questo disco, è vero, ma se siete fan del genere troverete musica senza compromessi per le vostre più oscure inclinazioni.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10