(Premium Records) Allora: premesso che chi scrive ha vissuto e lavorato a lungo in Germania… d’accordo per ogni tipologia possibile di contaminazione fra metal e folk. D’accordo per il Mittelalter Rock di In Extremo, Subway to Sally e compagnia… ma come la mettiamo con i Volksmetal? La band tedesca si propone con una innovazione che potrebbe anche essere originale (mescolare un po’ di metal standardizzato con i suoni e la strumentazione – fiati compresi – delle formazioni tipicamente germaniche che suonano a fiere, feste della birra e via dicendo), ma vi garantisco che il risultato è improponibile per chiunque non sia tedesco al 100% (e infatti i nostri hanno suonato anche all’ultimo Wacken!). Posso solo dirvi che i brani più orecchiabili e divertenti sono la veloce opener “Da Deifel is a Oachkatzerl“; la scheggia “Bayer”, una sorta di ultraironico inno alla Baviera e alla sua birra; “Brutaler Modelwahn”, il pezzo dove la componente metal è più pronunciata; e nel finale l’energica “O’Zapft is”. Ma sono quasi sicuro che nessuno di voi lì fuori possa davvero gradire un disco di questo genere, che è rock al 20%, metal al 10% e per il resto atmosfera da Oktoberfest. Se poi vi trovate a passare ubriachi per un Biergarten e i Volksmetal sono lì a suonare, allora probabilmente diventeranno il vostro gruppo preferito, ma questo è un altro discorso!

(Renato de Filippis) Voto: sv