(Satanath Records) Terzo album per i ciprioti Vomitile, band attiva dal 2007 che tra il 2013 ed il 2014 ha pubblicato due ottimi album di brutal death di stampo americano. Questo nuovo lavoro non si discosta molto dalle precedenti releases, se non per un songwriting ovviamente più maturo ed equilibrato. I Vomitile non hanno certo intenzione di portare innovazioni ad un genere già codificato, preferendo proporre canzoni di grandissima qualità sulla scia dei Deicide di “Once Upon The Cross”, Cannibal Corpse e Vader. Il guitar work è di pregevolissima fattura sia in fase ritmica che solista, con assoli brevi ma con una componente melodica che trovo azzeccata. Sorprendente la prova del batterista Hugo Olivos, autentica macchina da guerra e dotato di un drumming variegato e dinamico. Saggiamente, la band ha preferito mantenere partiture rimiche non troppo veloci, guadagnando in potenza, anche se le sfuriate impazzite di matrice slayeriana che di tanto in tanto fanno capolino sono letali. Un album che ripropone tutti gli stilemi del brutal di inizio anni ’90, eppure suona fresco e dinamico, forte di un’ispirazione che solo la conoscenza e la passione per il genere possono dare

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10