copvoodoocircle(AFM/Audioglobe) Alex Beyrodt è uno di quei chitarristi che non sta mai fermo ed è coinvolto in decine di progetti (soprattutto legati a Mat Sinner): la band Voodoo Circle è l’unica, fra le sue attività, della quale sia assolutamente ‘titolare’. Con questa formazione ha già pubblicato due ottimi dischi e “More than one Way Home” è il terzo: preferisco “Broken Heart Syndrome” ma l’ultimo nato non demerita affatto! Tra l’altro il riconoscimento delle potenzialità di Beyrodt e soci arriva con il primo tour tedesco da headliner, che terranno nei prossimi mesi. “Graveyard City” apre le danze con un hard rock potente e dai ritmi decisi; subito dopo, “Tears in the Rain” sa essere un blues molto sornione. Bellissima la power ballad “Cry for Love”, che addirittura sembra incamerare qualche elemento gospel; ballad ‘pura’, con molti momenti acustici, è invece “Alissa”. “Bane of my Existence” e “The Killer in you” ci riportano ad atmosfere hard rock cristalline, energiche e positive (in buona parte a prescindere dai testi, fatto alquanto strano); “Open your Eyes”, che conclude la scaletta, mostra la precisione della band anche dal vivo. Per chi ama l’hard rock venato di power metal, i Voodoo Circle sono indiscutibilmente una formazione di punta.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10