copvorna(Inverse Records) Imponente debutto per i finlandesi Vorna, autori di un black/folk impressionante, curato, pieno di idee ed iniziativa. Musicalmente il tutto sembrerebbe basarsi sul del normale black sinfonico, ma è un ascolto accurato che svela la genialità di questo sestetto di Tampere: le iniezioni folk, certe impostazioni melodiche e svariate idee sonore originali rendono l’ascolto di questi undici pezzi un autentica esperienza originale, godibile, potente, poderosa. Epica e subdola “Harhan Liekki”, piena di riff letali ed un lavoro di tastiere ricco ed efficace. Ma sono i pezzi quali “Kaivatun Uni” che dimostrano il livello superiore della musica proposta dalla band: senza mai venire meno ad un sound pieno di furia e grinta tipica del black, è la scelta di strumenti e sonorità folk, abbinata a ritmiche taglienti e ad un growl intenso che da un valore ulteriore alla canzone, la quale si rivela sempre angosciante, sofferta ma anche capace di dipingere quelle immagini scenografiche tipiche della loro terra di origine. Sono fedeli proprio alla loro terra anche sul livello dei testi: scritti e cantati solamente in Finlandese, trattano argomenti strettamente legati alla natura, ai miti nordici, alle emozioni e alle sensazioni degli artisti. Interessante anche l’intermezzo quasi acustico di “Kuolevan Maan Kulkija”, pezzo che comunque regala un black pieno di quelle emozioni che bands come i Dimmu Borgir sapevano dare in passato. Irresistibile la conclusiva “Muisto”, capace di alternare blast beats furiosi ad atmosfere folk ricche di sensazioni e spiritualità. Ottima la produzione, capace di dare il giusto valore a tutti gli strumenti, compreso il basso che si rivela sempre impegnato in ritmiche ricche di energia, con un suono decisamente grintoso.  Una band che merita di essere osservata, seguita: hanno potenziale, creatività ed una identità assolutamente personale.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10