copvorna(Inverse Records) Dal gelo della Finlandia, i viking/black metallers Vorna ci inviano il loro secondo disco, ottimamente capace di evocare la nebbia e le sconfinate distese ghiacciate dell’estremo nord. L’iniziale “Harmaudesta” offre un viking classico, meditativo e maestoso, e anche “Jaelkemme” è un lento fiume di epicità, dove le tastiere danno quell’algido tocco in più. “Sieluni Varjossa” cresce lentamente lungo sette minuti molto intensi, ma forse l’apice del disco è “Vaipunut”, che con la scelta del cantato in clean rende il tutto ancora più bathoryano (parlo ovviamente del Bathory di “Twilight of the Gods” e “Nordland”). La stentorea conclusione del platter è affidata ai nove minuti di “Hiljaiset Rauniot”, che mostrano forse quale sia il difetto dell’insieme, votato a una certa omogeneità. Dato che nel sound è presente qualche piccolo elemento folk, i Vorna potrebbero forse spingere maggiormente in questa direzione, in modo da variare maggiormente la propria proposta musicale. Ma il risultato, per quanto abbastanza canonico, è già buono – questo, ovviamente, se sopportate che tutto il disco sia in finlandese e che dunque non ne capirete una parola!

(René Urkus) Voto: 7/10