copvornth(Iron Tyrant) Dal gelo della Svezia arrivano gli esordienti Vornth, che ci hanno messo ben 13 anni dalla fondazione per pubblicare il loro debut (il quale esce naturalmente anche in vinile, indovinate quante sono le copie? 666!). “Evil Blood”, il primo brano in scaletta, è sporca e dissonante: una scheggia di speed/thrash come il dio del metallo comanda! Ma non pensate che tutto l’album sia grezzo e ‘ignorante’ come mostra l’opener. Cioè, la prima parte lo è sicuramente: pezzi come “Darkness and Steel” o “Rip rip rip” si mantengono su durate brevi, incedere martellanti e tempi velocissimi. Ma “Devil”, più o meno a metà scaletta, già vira verso l’horror metal; quindi “Bleed” abbassa le luci rallentando di colpo i ritmi (e offrendo anche sprazzi di melodia). È il segno della svolta: “Metal Skies” è una sorta di epic thrash/black metal dai toni molto foschi, “Axemurder” è una tirata speed/horror (ma con un break NWOBHM) che supera i sette minuti e sembra un carrarmato, mentre la conclusiva “Grave of the Living” è profondamente doom (in questo brano, peraltro, il cantato diventa spesso un urlo sgraziato e stonato che gratta le casse dello stereo: onestamente non ho apprezzato neanche un minimo, ma se a qualcuno piace, beh, corra a comprare questo disco!). Qualche sbavatura non impedisce a questo lp di essere un buon debut.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10