(Horror Pain Gore Death Prod.) I Vulcan sono una minuscola band americana di thrash metal vecchia scuola. Mi ricordano qualcosa dei Kreator, ma ovviamente non viene meno al discorso la Bay Area, in particolare i Vio-lence. Loro sono della Pennsylvania e fino ad oggi hanno fatto poche cose e questo “Strapped into Reality” è un EP di soli quattro pezzi. Il prodotto è ben confezionato, l’old style proposto non si rifà mai nettamente ad una singola band e crea un’atmosfera datata e piacevole. I quattro brani si fanno apprezzare. “Strapped into reality” ha qualcosa dei Kreator o comunque della radice thrash germanica. “The Lines That Make Us Weaker” ha un incipit come nello stile degli Annihilator, poi si sviluppa in modo abbastanza personale e sempre in rigoroso thrash metal. “March to Insanity” è una cavalcata spigliata, ma con una riffing che si rivela dinamico e con un assolo di chitarra molto rock/heavy. Accattivante. “Stranger in Black” parte con un ricamo altisonante che anticipa un attacco dei più violenti che si possano immaginare. Il riffing galoppa spedito, veloce e con quella tendenza in stile Vio-lence (ma a qualcun altro potrebbe restituire altri rimandi!). Strutturalmente abbastanza simile al brano precedente, cioè partenza e avanzata come un motore diesel, un bridge con cambio del riffing  e poi un assolo, anche questo davvero riuscito ma decisamente più thrash metal, introdotto da un breve intermezzo di nuovo alla Annihilator. Basta così, termina la scaletta! Niente di più da dire: è thrash metal, ben eseguito e quattro pezzi sono davvero sufficienti per essere consumati con coinvolgimento. Si vedrà in futuro la resa del primo album, a cui auguro ai Vulcan di giungere presto.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10