(Dark Essence Records) Nel 1998 era i Dead Rose Garden, poi hanno cambiato nome e si sono trasformati nei Vulture Industries. Subito un demo, seguito da un altro e poi un EP… prima del debutto del 2007, il mitico “The Dystopia Journals”, ciò che diede il via ad una carriera brillante, fatta di un metal super alternativo, molto avant-garde, influenzato da molteplici generi, specialmente il black metal che ha sempre circondato l’ambiente frizzante della scena di casa loro, Bergen in Norvegia. Successivamente arrivarono capolavori come “The Tower”, “Stranger Times” e l’ultimo “Ghosts from the Past”… ma tutta l’arte di pregevole fattura che la band è stata in grado di offrire ha un’origine, ha un punto di partenza: il demo “The Enemy Within” del 2004 e l’EP “The Benevolent Pawn” del 2005! Erano i tempi dell’autoproduzione, non c’era un’etichetta, tanto che i lavori uscirono su CD-R… una visione moderna del tape (e tape trading) degli anni d’oro! Mi immagino Bjørnar e compagni chiusi in studio masterizzando decine di CD, uno dietro l’altro… alla ridicola velocità di 16x. Dopo tutto qusto tempo, è favoloso riascoltare questo materiale, è bello sentire il timbro di voce di Bjørnar -qui agli albori- ma anche sentire il vocalist cimentarsi in un growl decisamente convincente. Le influenze black ci sono, ci sono eccome, siamo in ambiti forse ancora abbastanza black, nonostante molte bellissime influenze settantiane, mescolate a riff doomy e auree vicine al black sinfonico, confermando il potpourri di stimoli che ci sono da quelle parti che la band è riuscita ad assorbire trasformandolo in qualcosa di super identificativo e poersonale. A 20 anni dall’EP, ecco che ora i Vulture Industries, nel roster della Karisma Records (etichetta nella quale lavora il frontman!), in passato anche con Season of Mist, tornano all’etichetta del debutto, la Dark Essence (anche sorella della Karisma) per riproporre questi due lavori iniziali su vinile super limitato: 100 copie, forse anche meno dei CD-R masterizzati all’epoca. Datevi una mossa, cento copie (anzi, aspetta… ok… 99!) volano via in fretta. Però, se fate attenzione, forse qualche CD-R in giro c’è ancora, peccato che il vostro nuovo computer super moderno non abbia più il lettore CD e tanto meno il masterizzatore per realizzare altre copie da spacciare in giro ai limiti della legalità!

(Luca Zakk) Voto: 666/10