(Revalve Records) I marchigiani Walls of Babylon si fanno vivi sul mercato con un ottimo secondo disco di modern prog/power metal: la loro musica è contemporaneamente solida e coinvolgente. “Starving Soul”, la opener dopo la breve intro, segue la lezione dei Symphony X nel mescolare chitarre piene, ritmi complessi e tanta melodia. I cambiamenti d’umore di un brano come “Burden”, che passa da fasi acustiche a imponenti accelerazioni, mostrano chiaramente le capacità della band, capace anche di una rock ballad come “Let me try”. Sarebbe errato considerare questo brano ‘fuori parte’, perché nonostante le sonorità differenti si amalgama bene con il resto della scaletta, e costituisce anzi un godibile momento per rifiatare. Evoluzioni progressive quasi pure per la convincente “Sudden Demon”, mentre è in “Treason” che ho notato le più piacevoli vicinanze con i Vision Divine di qualche anno fa. Elegiaci i toni della ballad conclusiva “My Heaven”, degno coronamento di un disco vario e riuscito. Gli italiani si confermano maestri di queste sonorità e i WOB portano avanti con ottime potenzialità questa ‘tradizione sonora’. Un solo neo: la copertina poco incisiva.

(René Urkus) Voto: 7,5/10