copWhiskeyRitual(Art of Propaganda) Dal moniker ti aspetti qualcosa di sporco, di bluesy, di southern. Ma di queste definizioni rimane solo lo “sporco”, anzi sudicio, marcio. È il terzo disco degli italiani Whiskey Ritual, i quali spaccano i culi con un black’n’roll potentissimo, un po’ Motörhead, un po’ Venom, un po’ punk… sicuramente molto scatenato e irriverente. Ma la cosa non dovrebbe poi sorprendere, visto che in line up ci sono dei signori tutt’altro che tranquilli! Tanto per cominciare batteria e chitarra sono imparentate con i Forgotten Tomb, visto che qui ci suonano Asher e A. Il basso pulsante è di Plaugue, anche bassista dei Selbstentleibung. Mentre la voce tuonante è gentilmente vomitata da Dorian Bones dei Caronte. Formula perfetta per un album animato, irresistibile, che pompa di brutto. Un disco che se immaginato dal vivo procura -in anticipo- una vasta gamma di lividi e dolori ossei. Fratture scomposte. Spietati, veloci, disordinati, cattivi. Dieci tracce feroci, oscure, nervose, tutte capaci di creare caos, alimentare il disordine, disorganizzare l’armonia. La title track in apertura è oltraggiosa, punk, black, meravigliosamente violenta. Il tutto mescolato con piacevole disordine. “My Funeral” rende questo ‘funerale’ un suicidio collettivo. “Too Drunk For Love” include dei riff a base di tremolo devastanti, ma anche delle ritmiche basso/batteria che devastano gli edifici. Un eccesso di energia lacerante viene diffuso con “Speed & Chicks”, mentre il poco celato acronimo nel titolo di “A.B.I.T.C.H.” (canzone che apre con un sample tratto dal film “Romanzo Criminale”) lascia trapelare melodia, ma punta ad un assalto frontale che non lascia superstiti e nemmeno prigionieri. “Nekro Street Gang” è una specie di inno concettuale, mentre la conclusiva “Tank of Intolerance” arriva a toccare il thrash, quello feroce, quello di stampo tedesco, di origine ‘Sodom-ita’. Un disco putrefatto, malvagio e crudele. Al primo ascolto fa cagare. Al secondo inizia a ferire. Al terzo le perdite di sangue iniziano ad essere importanti. Al quarto ascolto si perde conoscenza… finendo in uno street inferno, fatto di orrore e morte, devastazione e irreversibile perdizione. Dal quinto ascolto in poi è una strada a senso unico, senza limiti di velocità, verso piacevolissimi livelli di perversione sfrenata!

(Luca Zakk) Voto: 8/10