copwhitecowbello(Sick Monkey Records) Il rock incontra il southern. Lo incontra ed ad esso si fonde. “Buenas Nachas” emana quelle note da sentire in mezzo ad un deserto del Texas, guidando un’auto immensa, decapottabile, spinta da un motore enorme e sornione il quale a bassi regimi, porta da una costa all’altra, attraverso paesaggi mitici, scenari unici, incontri inaspettati. Southern, ma sempre pieno di quella potenza tipica del rock anni ’70, di quelle caratteristiche tendenti al progressivo, all’evoluto, alla pura immersione in un labirinto di suoni che si trasformano in emozioni, in sensazioni, in esaltazioni. E’ per questo che il lungo assolo di pezzi come “Easy Street” catapultano l’ascoltatore in terre lontane, epoche remote, percezioni diverse. E quando si accende quel V8 americano e si parte per percorrere migliaia di miglia attraverso quel deserto, è impossibile non ascoltare la opener “Buenas Noches”. Canzoni che riscaldano, che sballano, ma sempre orientate verso un concetto molto vicino all’improvvisazione, alla pura definizione del concetto di jam session. E questo è esattamente il caso di canzoni quali l’intensa “Gallow Bird”, la sfacciata ed easy feeling “Flapjack Flytrap” o la profonda e coinvolgente “Diabla, Diabla” nella quale gli strumenti a fiato si ricavano uno spazio assolutamente coinvolgente, prima di restituire la scena ad una chitarra ed una tastiera che arrivano direttamente al cuore. Un album che da piacere, che rilassa, che cattura. Un album che questa band Canadese condivide con il mondo, facendo viaggiare la mente un attimo prima dell’inizio del viaggio fisico, un viaggio che è la conseguenza piacevole di tre quarti d’ora di musica bellissima.

(Luca Zakk) Voto: 8/10