copwitchblade(Dying Victims) Mi chiedo: c’è un limite anche al coefficiente underground che un disco può avere? Prendiamo gli svedesi Witch Blade. Un demo stampato solo su cassetta e in pochissime copie. Un 7’’. Poi il ‘full “length”’: 26 minuti e trenta secondi, otto brani (compresi i due del singolo) che superano i quattro minuti solo in un caso, heavy/speed metal primordiale ma insistente sui soliti schemi, cantato sguaiatissimo, produzione che definire low-fi è un complimento, sette canzoni su otto cantate in lingua madre. Se impazzite per gli Angel Witch e i primissimi Venom accomodatevi pure, ma per me “Oskuldernas Eld” può a stento definirsi un disco.

(René Urkus) Voto: 4.5/10