(Nuclear Blast Records) I Witchcraft di Magnus Pelander nascono come un breve tributo ai Pentagram, con Pelander estimatore di Bobby Liebling (storica voce dei suddetti) e non da meno del cantautore Roky Erickson (fondatore dei The 13th Floor Elevators). L’occult rock e il doom sono state le radici sulle quali la band è cresciuta. Cambi di formazione e conseguenti derive di stile, hanno contraddistinto la band negli anni. Ora Magnus Pelander si incammina in un percorso personalistico, intimista, registrando con la sola voce e una minuta chitarra acustica. Il rock selvaggio e travolgente di “Nucleaus”, album del 2016 (QUI recensito https://www.metalhead.it/?p=66217), è spazzato via da questo blocco di luci sommesse e parole riflessive. Un’abbondante mezz’ora in solitaria per Pelander, con toni costanti e atmosfera tutto sommato monocorde. Sette pezzi come una sorta di blocco di appunti minimalista, per i quali “Grow” e l’opener e singolo “Elegantly Expressed Depression” hanno il piglio più interessante, quanto la piacevole “Sad Song”. “Black Metal” comunica la sua pace e Magnus Pelander il proprio senso personale delle cose. Tutto è raffigurato in questo universo sonoro delicato e al contempo fragile.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10