copwitchgrave(High Roller Records) Ecco un’altra band (ovviamente in forza alla High Roller Records) che è talmente cult, ma talmente cult… che su di essa non c’è praticamente una riga in tutto il web! I Witchgrave non hanno un sito internet, non aggiornano il myspace dal 17 marzo 2010 e non danno nessuna informazione neanche su facebook. Non mi aiuta di certo il package promozionale, che contiene una foto completamente sbiadita, il logo, e le otto tracce di questo album senza titolo (che, per par condicio, sono anch’esse riportate senza i titoli: li ho dovuti reperire da chi ha recensito il disco prima di me). Solo con gran fatica apprendo che sono svedesi, che sono quattro (ma ho trovato solo i nomi propri…), e che suonano tutti in altre formazioni death/thrash underground. Mistero voluto o del tutto casuale? Veniamo alle otto tracce di questo breve debut autotitolato (lo precede soltanto un ep). “Raise Hell” è una scheggia speed/thrash di poco più di due minuti: direi che è come ascoltare dei Motorhead leggermente più cupi. La stessa impressione lascia “The last Supper”, mentre “Rites of the Dead” spinge sul versante orrorifico alla Mercyful Fate. “The Virgin must die” dispiega, invece, più che altro un tono us metal underground da metà anni ’80, mentre “The Apparition” ha fraseggi tendenti alla NWOBHM. “Shun the Light”, che chiude il lotto, ha più pathos e pesantezza. Una piccola summa di metallo ottantiano che nulla aggiunge e nulla toglie all’insieme del mercato attuale.

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10