(Indie Recordings) Nel 2016 uscì l’album di debutto di Wolcensmen, un album interamente dedicato a folk atmosferico pieno di passione e palesemente intensificato da concetti dark acustici. Il progetto nacque nel 2013 per mano di Dan Capp, anche (all’epoca del debutto) chitarrista della black metal band inglese Winterfylleth. Ed è qui che si evidenzia una cosa inconsueta: la provenienza britannica! Alla prima occhiata, sia il moniker che il titolo fanno pensare a qualcosa di proveniente dalla Scandinava, nonostante la completa provenienza inglese. Ma “Songs from the Fyrgen” altro non fa che donare la vita a delle idee acustiche di Dan concepite negli anni ’90 sulla scia, per l’appunto, di bands scandinave che già si erano espresse con sonorità folk e neoclassiche: da questo punti iniziale, Wolcensmen è diventata una entità impegnata nell’espressione di filosofie spirituali con una ben determinata atmosfera musicale. Tastiere, suoni ambientali, chitarra acustica, percussioni e fiati folk, voce: sono questi gli elementi che compongono questi nove intensi brani, capaci di rilassare, far sognare, far viaggiare la mente. Tornando alla storia, il debutto fu pubblicato e raggiunse il sold-out in soli sei mesi e nel 2017 la norvegese Indie Recordings, forse percependo una sintonia culturale con il progetto, decise di mettere sotto contratto Dan e la sua creatura, partendo dalle basi: la ripubblicazione del debutto, con tanto di nuovo mix e nuovo master, con il fine di avvalorare -meritatamente- l’intensità sonora contenuta nel disco. La nuova pubblicazione, inoltre, offre un CD bonus con dei nuovi brani e pure una cover dei Bathory (“Man of Iron”). Tradizione e ideali spirituali strettamente Europei, di una Europa antica, pre-cristiana, prima dei confini, prima delle carte politiche… sulla scia di bands quali Wardruna, o le versioni folk di Burzum e Ulver. Credenze mistiche e superstizioni popolari che marcano un ritorno ad origini culturali antiche ma affascinanti e magicamente immortali, senza per forza abbandonarsi ad una forzata oscurità emozionale. Un ritorno importante, essenziale, il quale ora assume una dimensione ancor più suggestiva.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10