
(Metal Blade Records) La Metal Blade Records si attiva per portare sul mercato e nella sola versione digitale, due lavori dei Wolfbrigade che quest’anno festeggiano i loro trent’anni di carriera. La band svedese nasce nella scena hardcore locale, a Mariestad, nel 1995 e con il nome di Wolfpack fino al 1999, quando poi diventerà definitivamente Wolfbrigade. Un cambiamento dovuto al fatto che il vecchio nome combaciava con una gang di neo nazi. Proprio al periodo Wolfpack, anzi nella sua fase finale, risale l’EP “Hostile Wasteland”. Di questa registrazione non c’era mai stata una pubblicazione ufficiale, se non pochi scampoli sparsi, finiti a fare da bonus track. Per tanto il registrato è stato trasferito dai nastri DAT al digitale. Ben diverso il destino di “Kill to Live”, il quale vede la band suonare nuovamente i propri pezzi nello studio e sala prove del chitarrista Jocke Rydbjer, il Wolfden Studio. Determinate canzoni sono diventate punti fermi nei concerti e alcune di esse, per ammissione della band, sono state registrate all’origine in una maniera poco soddisfacente. I Wolfbrigade hanno così deciso di ritornare sui loro passi e ridare vita e nerbo a questi pezzi, registrandoli appunto in presa diretta. “Hostile Wasteland” è il tipico hardcore di una volta, con esso si esprimono gli ex Wolfpack e lo fanno in maniera audace e dirompente. Quattro pezzi tosti ed elettrici. Le revisioni al Wolfden Studio hanno un loro peso specifico. “Bastards” riecheggia di Discharge, “March of the Wolves” dell’era Wolfpack come altre, è un accattivante crescendo marziale, il tutto in un contesto che si assorbe per questo suonare diretto, rabbioso e galvanizzato.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10




