(Napalm Records) È il sesto album in nove anni per i Wolfheart e gli ultimi tre con la Napalm Records. Pubblicare con una delle etichette più rappresentative e celebri del continente europeo e dunque mondiale, è sinonimo della qualità che la band finlandese ha maturato da qualche tempo. “King of the North” è un titolo che abbozza immediatamente il retroterra culturale dei Wolfheart, ampiamente esposto nel parco testuale di questo nuovo album. La mitologia finnica entra in queste nove composizioni dall’aspetto stilistico un po’ più variegato in confronto alle produzioni passate della band. L’opener “Skyforger” è una suite di oltre 7’30”, presenta una parte in stile doom metal ianni ’90, un retaggio melodic death metal e una chiusura con blast beat in bella mostra per esacerbare il clima eppure i finlandesi restano aderenti alle melodie epiche ed evocative che maneggiano ovunque in “King of the North”. Il fatto che i pezzi siano divisi in due parti o in una serie esigua di parti, è un’impressione che si ripete più volte durante l’ascolto. Globalmente in “King of the North” si sviluppa ogni tratto caratteristico e canonico del nordico melodic death metal e dunque con riusciti innesti doom, pagan. Tutto è volto a creare melodie di buona fattura, cioè invitanti e rivestite di miti ed epiche culturali a noi estranee. Il lavoro chitarristico di Vagelis Karzis e Tuomas Saukkonen, quest’ultimo voce della band, è pregevole nell’esecuzione di melodie, di assoli e di tutte le parti nelle quali le sei corde non sono impegnate in meri accompagnamenti. Due gli ospiti: Jesse Leach di Killswitch Engage e Karl Sanders dei Nile. “King of the North” non suona old style, salvo per pochissimi momenti, è attuale e in esso la band è tanto coinvolta nel proprio suonare come dimostrano i tanti momenti solisti e l’uso di melodie costruite anche con tastiere che aprono a momenti distintivi. Le melodie a volte sono inevitabilmente ruffiane: l’uso di giri e motivi che sono quasi la ripresa di ballate popolari, sanno essere comunque efficaci e al contempo prevedibilmente d’effetto.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10