(Century Media Records) Parlando della propria musica, Aaron Weaver dichiara che invoca “gli spiriti che risiedono nelle montagne e fiumi, il sole e la luna, i pianeti e animali. Queste divinità sono state con noi fin dai tempi antichi, ma le loro voci sono state risucchiate via dalla modernità». Wolves In The Throne Room è una band che negli anni ha mostrato progressi in fatto di stile da un album all’altro che ora diventano sette con “Primordial Arcana”. Tuttavia ancora oggi e dopo diciannove anni, ogni album risulta puntualmente un prodotto appena sgrezzato. Il suonare black metal dal forte taglio atmospheric con inevitabili influssi pagan e all’occorrenza folk, dovuti anche all’essere ispirati dalla loro terra, cioè quella parte nel nord ovest estremo degli Stati Uniti e idealmente chiamata Cascadia. Weaver, suo fratello Nathan e Kody Keyworth scrivono il proprio materiale e lo lavorano autonomamente. Registrazioni, missaggio e masterizzazione è tutto frutto del loro personale lavoro e questo contribuisce anche a tenere la band lontana da sonorità patinate. “Primordial Arcana” evoca spiriti antichi e vi inneggia con sonorità che si dilatano, cantilenando attraverso voci oscure, quelle di Nathan e Keyworth, sono anche i due chitarristi mentre Aaron è batterista e tastierista, in scream acuti e gravi che si immergono in queste fiumane di oscurità e dall’epica sciamanica quanto sinistra. Un credo che abbraccia le forze della natura, rendendola vivamente spirituale. La loro musica è il black metal che ama i tempi lenti e medi, i blast beat sono dosati, momenti che diventano dettagli e arrangiamento più che struttura portante dei loro stessi pezzi. I sintetizzatori sono maestosi e spessi, tanto da sommarsi alla linea del riffing e quasi tra le due tematiche sonore non c’è distinzione. Composizioni mediamente lunghe e tutte sembrano parziali affreschi di un mondo che diventa concretamente presente ai nostri occhi, percorrendo l’intero ascolto di “Primordial Arcana”. Quattro anni dopo “Thrice Woven” il viaggio nella spiritualità del nostro mondo continua, riportando in superficie qualcosa che l’essere umano non dovrebbe mai dimenticare.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10