copWonderworld(autoprodotto) Dietro al nome Wonderworld si nascondono tre artisti di spessore della scena hard’n’heavy, come i Norvegesi Ken Ingwersen (Street Legal), Tom Fosshein (Live Wire) e Roberto Tiranti (ex Labyrinth). Tutti i membri del gruppo fanno parte della band di Ken Hensely, ex Uriah Heep. Il genere proposto è un classico hard rock settantiano, ricco di groove ed energia. Le influenze principali vanno dai Led Zeppelin ai Deep Purple, anche se l’assenza di tastiere rende i brani maggiormente aggressivi e guitar oriented. I riffs sono caldi ed avvolgenti, dove l’elevata tecnica dei musicisti è messa al servizio delle canzoni, senza inutili esibizioni masturbatorie. Anche Tiranti, nonostante un range vocale praticamente infinito, preferisce dare maggior spazio all’interpretazione, passando con versatilità da vocals potenti, come nel ritornello di “Break The Chains” (brano dalle sonorità avvolgenti che mi ricordano molto gli ultimi Europe), a parti più dolci e melodiche, come l’emozionante ballad “Kissing The Sky”, con stupendi arrangiamenti vocali. Molto bella anche la cover di Russ Ballard “Voices”, rinvigorita a dovere senza perdere il fascino dell’originale. Un album suonato con passione e classe, ricco di buone idee senza voler apparire originale a tutti i costi.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10