copwormhole16(Ghostrecord Label) Dopo un demo, un EP e un album, eccone un altro dei Wormhole. “Songs from the Counter Island” possiede un proprio filo conduttore nei testi, e non meno nella musica, che attraversa tematiche spaziali vicine a quelle di Bradbury e per mezzo di un suo personaggio cioè Ylla. La musica dei Wormhole è fatta di momenti soffusi e quieti o comunque infatuati di melodie piacevoli e andanti, a volte vicine a cose dei The Gathering. Lo stile della band suona attraverso un gothic-heavy con soluzioni di tipo progressive, dunque le canzoni si evolvono, cambiano e offrono scenari nuovi. Questo è un punto a favore dei Wormhole, nonostante chi scrive trovi la band ancora acerba negli arrangiamenti. L’opener “Dawn on Deimos” presenta uno scenario candido, etereo, poi nella sua parte più dura ha meno efficacia e lascia intendere che Valentina Marvulli non è a suo agio proprio in queste fasi dure e maggiormente heavy. A seguire, nell’album, abbondano poi le atmosfere, situazioni calme, frutto appunto di un leit motiv concettuale che sviluppa una storia e proprio ciò fornisce una conferma sulla questione vocale. La Marvulli con la sua voce crea le melodie e la musica le va dietro in modo adeguato, su misura. Tuttavia è pur vero che gli stessi musicisti nelle parti dure, spinte, sembrano meno fluidi. “The Traveller in Darkness” ha un suo equilibrio e a partire dalla title track (la sesta canzone su nove), dove i Wormhole hanno un’impennata. Risulta piacevole anche “Lost in the Blue”, altra situazione dalle luci soffuse e forse il momento più ‘alla The Gathering’ delle canzoni esibite nell’album. “Songs from the Counter Island” è quel tipo di lavoro che un po’ porta l’ascoltatore a viaggiare, ad andare oltre e in un luogo. La copertina lo fa capire, ne anticipa il senso.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10

(Ghostrecord Label) Sorprendente ritorno sulle scene per i nostrani Wormhole, band che già ho avuto modo di apprezzare con l’ottimo debut album “The String Theory”, un lavoro che si muoveva tra un post rock alla Garbage, con robuste iniezioni gothic metal, valorizzate dalla voce potente e dotata di grande estensione della brava Valentina Marvulli. “Songs From The Counter Island” ci restituisce un gruppo maturato dal punto di vista compositivo, che capitalizza al meglio le ottime intuizioni presenti nel precedente lavoro. Le composizioni sono più articolate ed ambiziose, ma allo stesso tempo risultano più dirette, grazie ad una cura maniacale delle melodie, controbilanciate da parti di chitarra robuste e decisamente heavy. Le partiture post rock degli inizi sono dosate in maniera da integrarsi maggiormente con le sonorità gothic metal, fondendosi in un sound malinconico, potente ed estremamente accattivante. Sorprendente la prova vocale di Valentina Marvulli, molto più sicura ed incisiva rispetto al debut album. Una crescita notevole, soprattutto dal punto di vista interpretativo, che infonde ai pezzi maggior pathos. Ottimo lavoro anche da parte di Marfa Morskaya, cantante dei Wormhole fino al 2006, qui presente come ospite nel brano “The Prudence Of Sannias”. Un ritorno di spessore per una band pronta a ritagliarsi un posto al sole nella scena gothic metal internazionale.

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10