(My Graveyard/Masterpiece) In attesa del prossimo full-“length”, dedicato nientemeno che alla Saga dei Nibelunghi, i Wotan ci deliziano con questo ep preparatorio di sei pezzi. “The lone Wolf”, che apre la scaletta, è esattamente quello che ci aspetta dalla band di Vanni Ceni: un brano dall’incedere marziale (dovuto essenzialmente alla sezione ritmica secca e precisa), con il sopracitato singer che si esibisce nel suo tipico canto “vibrato”, e Mario Degiovanni con il suo stile alla Ross the Boss. Insomma, tre minuti e quaranta assolutamente perfetti di epic metal nell’accezione più pura del termine. Della titletrack sono presenti due versioni: alla seconda partecipa anche la talentuosa singer veneta Ela Wise. Il brano parte in acustico per salire lentamente in trasporto ed epicità. Più velocità in “Hagen”, liricamente legata alle gesta dei Nibelunghi (apparirà infatti, in una differente versione, nel prossimo album), mentre un discorso a parte merita “Ja nuns hons pris”, che omaggia Riccardo Cuor di Leone e la musica medievale (il brano, riprodotto con abbondanza di strumenti tradizionali, è stato effettivamente composto dal re inglese durante una prigionia). In questo caso la voce di Ceni si fa più lontana e sofferta, per un risultato sempre d’impatto ma molto meno “urlato”. Si chiude il lotto con l’epica esasperata di “Goyatla (The last Battle)”: i Wotan sono perfettamente a proprio agio sia nel cantare le gesta di Odino che quelle di Geronimo (cui il brano, che si intitola con il nome apache del guerriero, è naturalmente dedicato). L’attesa per il disco si fa sempre più pressante.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10