(Pure Steel Records) I Wretch dell’Ohio offrono un buon us power/thrash metal: il nuovo album “Mar or Machine”, il quarto della loro carriera, come riuscita si colloca a metà strada fra il debut “Reborn” e lo scialbo “Warriors”. Il disco parte con la titletrack, una bordata power dalle ritmiche thrash che non dimentica la melodia; alla fine della scaletta abbiamo anche la versione acustica. Semplice ma martellante “Destroyer of Worlds”, molto più legata al classico us power, ma il ritornello è ripetuto troppe volte nel finale. Echi dei Jag Panzer in “Requiem aeternam”; culmine e termine del disco è la “Inquisitor Trilogy”, devo dire abbastanza monolitica nel suo aspro incedere us metal, e priva di momenti di vero interesse. Un anticlimax che chiude in modo un po’ sospeso un disco di genere per il resto ben riuscito. Va comunque riservata una menzione speciale al sempreverde Juan Ricardo, una delle voci più rappresentative della scena.

(René Urkus) Voto: 7/10