(Pure Steel) In attesa del nuovo album, la Pure Steel ristampa il debut degli us metallers Wretch, originariamente edito nel 2006 (per quanto la band abbia una storia che inizia negli anni ’80): non avevo particolarmente apprezzato “Warriors”, del 2014, ma “Reborn” gli è certamente superiore. “Mental Wars” non fa nulla per essere melodica, ed anzi procede come un carrarmato di us power metal appena contaminato dal thrash. “Life” è impreziosita dal cambio di tempo e dall’accelerazione finale; ottimo il lavoro delle chitarre, che subiscono influssi NWOBHM, nella maligna “Eyes of Fate”. Sette minuti per l’intensa “The Winners”, dove predominano i toni mesti ed acustici, ma c’è anche un corposo momento di dissonante rottura. Accelerazioni power/thrash per la potente e istintiva “I am the Storm”, martellante “Nothing”, brano niente affatto scontato che prima di arrivare alla tirata finale cresce con stile. La conclusione del disco originale era affidata all’arcigna “’til Death do you Part”, molto vicina ai Metal Church più corposi; l’edizione qui recensita aggiunge la bonustrack “The Conflict”, che mostra un taglio molto più moderno. Ruvido metallo americano!

(René Urkus) Voto: 7,5/10