(Purity Through Fire) È Leviathan il titolare del progetto Written In Torment. Già presente in Morte Lune, Omnicide e altri, il polistrumentista inglese sigla il quarto album come Written In Torment, tirandosi dietro il chitarrista solista e tastierista Prometheus e il batterista Storm (Blasphemer, ex Bal-Sagoth ed ex My Dying Bride). “Black Command” è black metal trascinante con buoni sviluppi nelle melodie e strutture dei pezzi. Il fatto di avvalersi di tastiere amplia proprio il discorso melodico, rendendo il sound a tratti di stampo pagan black metal. Altro elemento distintivo è il lavoro ai solo di Prometheus che si lancia il stilettate di stampo sia heavy che quasi rock. Non sono assoli veloci oppure spartani e freddi, come spesso il black metal richiede perché si incastrano bene nelle atmosfere sinistre e glaciali espresse dal genere. Niente affatto, Prometheus lascia esplodere la sua chitarra sfoggiando una buona tecnica e abilità nell’articolare gli assoli con un minimo di eccentricità. Un modo per essere personale che mette contrasto al muro sonoro del black metal. Un muro con delle brecce perché i Written In Torment tessono atmosfere che piombano improvvise e dilatano i pezzi rendendoli anche meno raw del previsto. Leviathan è padrone della scena con il suo cantato piuttosto comprensibile: voce roca e lontana dallo scream e growl, al massimo con cadenze harsh.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10