(Epictural Production) Dietro a questo moniker si cela Robin Arkhen, multistrumentista con esperienza in altre formazioni underground di Francia, come i Malevolentia e Obsidium, e affiancato dal batterista Jordan Kieffer. “Lumière”, cioè luce, è un agglomerato black metal, principalmente, ma dalle fattezze di ampio respiro, presentando infatti elementi pagan, folk e atmospheric. L’introduzione all’album, “Equanimité”, presenta una progressione a metà tra Black Sabbath e Blak Widow in un universo non distorto e dai tratti semi-folk, poi l’album esplode nella sua altalena di andature, di tappeti ritmici modulati e blast beat intermittenti, con chitarre granitiche e avvalorate da effetti che rendono melodie e ambientazioni più altisonanti. I pezzi sono incalzanti, ben suonati in uno stile ordinato ma con melodie d’assalto e con rimiche che sostengono e sospingono il riffing che risulta a tratti meno black metal del previsto e con un taglio più ampio e diversificato, di tipo blackened death metal, gothic, thrash e doom. Possiede qualcosa di ancestrale la musica di Wycca e lo si percepisce in ogni pezzo.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10