(Heavy Psych Sounds) Nascono nella seconda metà degli anni ’80 e sono un’icona del movimento stoner e desert rock. Il secondo è propriamente il loro territorio, curato, coltivato, mentre il secondo genere ha nettamente subito le influenze dei Yawning Man. Loro c’erano già all’epoca quando tutto iniziò a prendere le prime forme e compiere i primi passi. C’erano anche quando il grunge spuntò. Yawning Man ritornano con un album sublime, concepito come una lunga jam psichedelica, dall’atmosfera intensa e toccante, le chitarre inacidite, una batteria che tocca le pelli al momento giusto. L’insieme di questo lavoro strumentale è una narrazione immensa, con punte celestiale e cosmiche. Sei tappe, sei passaggi attraverso sogni, spazi aperti, le stelle roteano al di sopra. Yawning Man nascono nella Coachella Valley e “Pavement Ends” è una fase sonora descrittiva di quell’angolo di mondo. Il trio oggi composto da Gary Arce alla chitarra, Mario Lalli al basso e Bill Stinson alla batteria, forma un album con la propria e tanto personale matrice sonora, lanciandosi in affreschi d’atmosfera ed emozionali, attraverso un’andatura misurata, a tratti elegante e in altri sopra le righe. “Pavement Ends” è in parte un album incline a quel retaggio psichdelico degno della West Coast.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10




