(Napalm Records) La dea Trivia, ovvero un riferimento a tre dee dell’antichità romana e greca. Questa parola racchiude la triplice natura delle divinità, ma l’album dei Year Of The Goat vuole richiamare particolarmente l’attenzione su Ecate, dea degli inferi, madre delle streghe. Con “Trivia Goddess” la band svedese vuole ritornare sulla storia e le tradizioni che vertono sulla femminilità e dunque direttamente sulla donna nella società. Però è una femminilità perseguitata, percossa, vittima di uomini superbi e religioni mostruose. Tra un tono volutamente occult, cenni folk, il solido hard rock di settantiana memoria – con ampi cenni ai Blue Öyster Cult – a volte non necessariamente del tutto vecchio stampo, i Year Of The Goat tracciano un album affascinante e ben calibrato in fatto di stile e suoni. Manca una pura patina di puliza e quel tanto di trame ruvide nei suoni aiutano a rendere il tutto più incidente, elettrico e coinvolgente. Buoni riff, assoli espressivi, però c’è anche molta atmosfera, un senso di pathos e di animi vibranti che si innalzano durante alcune canzoni. Merito anche del buon apporto al tutto offerto dal comparto vocale, il quale concede più livelli espressivi e con voci maschili e femminili, cori. In tal modo si arriva ad avere un senso compiuto sul piano vocale che poggia con valore nelle canzoni. “Trivia Goddess” è un gioco di luci fosche, di umori altalenanti e tra canzoni saturnine, elettriche, hard & heavy, gothic, accorate, ampiamente melodiche, addirittura pop, elementi da musical e in definitiva sempre contaminate dall’occult.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10