(autoproduzione) Yossi Sassi e la sua The Oriental Rock Orchestra sfornano un sublime lavoro di prog avviluppato da atmosfere esotiche di taglio mediorientale e specificamente di quella parte ad est del Mediterraneo, cioè dove s’incontrano l’Europa e l’Asia Occidentale. Sesto album dell’ex Orphaned Land nel quale temi melodici di natura arabico-peloponnesiana si intrecciano con sfumature folk, intimiste e soprattutto con attorcigliamenti delle chitarre elettriche e strumenti tradizionali. “Prediluvian”, come il titolo lascerebbe intuire, è un concept su un periodo arcaico dell’umanità, quello che nelle tradizioni di molte religioni è indentificato con il Diluvio Universale. Il tema si radica nel parco testuale quanto nelle melodie e linee musicali dell’album. Questo lavoro ondula in fatto di ritmo e andature, nonché nell’aumentare o diminuire la percentuale di stile legata a quelle atmosfere musicali di confine del Mediterraneo. In queste variazioni sia strutturali che melodiche, entra in gioco anche una dose di elettronica e dunque stili inattesi, tipo il jazz ad esempio. L’utilizzo di strumenti tradizionali e canonicamente rock, avvalora il fascino sia esotico che melodico di “Prediluvian”, il quale rappresenta un accattivante esempio di world music di taglio prog.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10