(Crazysane Records) Trascinante quanto ispirato noise rock di questo trio che vede costituirsi attraverso Nic Stockmann (battewrista, Heads. ed ex-Eisenvater) Chris Breuer (bassista, Heads ed ex The Ocean) e Felix Gebhard (chitarrista, session man dal vivo per Einstürzende Neubauten). Otto pezzi strumentali dalla fisionomia leggermente acida in alcuni frangenti, con qualche ossatura grunge-stoner, noise e post rock pur dimostrando una solida, concreta e capacità di essere aperti verso derive psichdeliche, atmospheric e dunque in linee melodiche prodotte da un binomio riff-ritmi dai connotati aperti e ben tratteggiati. “Zerrung” e “Pavian” sono l’aprirsi a una sequenza di poderose tematiche dai tratti colorati. Poi “Tseudo” proietta il sound appena fuori l’atmosfera terrestre per una possibile estrazione neo-spaziale. “Gyhum” è un viaggio attraverso una sequenza noise pura, attraverso un cosmo lontano con rifiniture elettroniche. Poi si ritorna a ritmi concreti, poderosi, maestosi e ispirati di una certa solarità con “Schranck” ma la seguente “Lochsonne Schwarz” induce nuovamente in suoni colorati di cromatismi lisergici. Straniamento, costellazioni lontane che diventano prossime, quanto melodie possenti e toccanti sono il prosieguo e caratterizzano un album coinvolgente. Momenti placidi, anche se ben tagliati dal lavoro ritmico, altri andanti eppure poderosi ma dinamicamente ispirati nell’insieme melodico.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10