copzandelle2(Pure Steel) Ecco, e direi finalmente, tornare con un disco di inediti gli Zandelle, una delle formazioni più interessanti nella seconda generazione dell’us metal. Il merito dei newyorkesi è infatti di usare le tastiere come praticamente nessuno dei connazionali osa fare: il risultato è un sound cangiante, che resta duro in molte occasioni, ma ha a tratti delle aperture melodiche quasi impensabili. Dopo la lunga intro, “Unending Fortitude” ha una carica epica innegabile e un refrain molto pomposo, addirittura da primi Blind Guardian. “Lycanthrope” è invece una cavalcata squillante dove grandissimo peso hanno le tastiere; ancora epicità in “Shadow Slaves”, un brano cadenzato (ma con una fulminante accelerazione) che punta dritto ai Manilla Road più sognanti. Maligna e con un certo andamento Iced Earth la cupa “Beyond the Point”; la solida e ottantiana “Innocence lost” richiama invece immediatamente i Fates Warning. “Midnight Reign” è l’unico brano che non funziona: la volontà di creare dei passaggi progressive intricati si risolve in realtà in delle dissonanze poco piacevoli dall’ascolto. Ottima invece la titletrack, che incrocia tastiere impazzite a un altro ritornello epico, da puro power metal sinfonico. Varietà, potenza e melodia: non vedo cos’altro dovremmo chiedere agli Zandelle e al loro cattivante heavy metal.

(René Urkus) Voto: 7,5/10