(Dying Victims Productions) In un’ipotetica figura geometrica, dove i vari angoli del poligono rappresentano i vari generi musicali, gli Zatyr sarebbero l’asse che congiunge l’heavy classico e il death svedese. Mai come in questo gruppo ho sentito sapientemente miscelati, in egual misura, In Flames e Iron Maiden. Il sound proposto risulta esattamente una via di mezzo dei due gruppi, in cui i classici accordi e riff maideniani si fondono con l’aggressività ed il cantato del gruppo scandinavo. Il risultato è davvero pregevole, mai troppo pesante né mai troppo leggero. Un dischetto godibile in ogni situazione, che non necessità di particolari stati d’animo, risultando di fatto un ottimo prodotto, fresco e accattivante nell’inedita proposta sonora. Speriamo che questa direzione quanto mai curiosa non cambi nelle prossime produzioni.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10