(Maxima Music Pro / Wings Of Destruction / Old Metal Rites Rec) Terzo full length (quarto se consideriamo il demo di debutto “Dismembered Human Race”, un lavoro a mio avviso di qualità tale da poter essere considerato un album a tutti gli effetti) per i calabresi Zora. Da circa diciott’anni, la band guidata dal bassista/cantante Giuseppe “Tato” Tatangelo delizia i nostri padiglioni auricolari con un brutal death metal di ottima fattura, che molto deve ai Cannibal Corpse, da sempre principale fonte d’ispirazione per Tato, almeno dal punto di vista musicale. Dal punto di vista dei testi, alle tematiche splatter tipiche del genere, gli Zora hanno sempre preferito concentrarsi su tematiche sociali, come il potere manipolatorio dei media. Musicalmente, per fortuna, le cose non cambiano: il brutal death death che da sempre caratterizza la band calabra è assolutamente di qualità sopraffina, denotando una maggiore preparazione tecnica ed un notevole miglioramento di Tato dietro al microfono. Un muro sonoro denso , monolitico e brutale, ma che non disdegna sporadiche aperture melodiche, come nel breve ma meraviglioso solo di chitarra presente nel brano “Induced Objectivity”. Un ottimo ritorno per una band che, oggettivamente, finora non ha sbagliato un colpo.

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10