LOST DREAMS – “Blinded by Rage”

(Twilight) I Lost Dreams oltre ai sogni hanno perso anche la personalità. Non si vuol fare della facile ironia, ma la band austriaca si dimostra, di nuovo, saldamente ubriaca di In Flames e Dark Tranquillity. Il calderone ha debordato, come spesso accade nei dodici mesi dell’anno e questa volta a colare giù sono stati i Lost Dreams. Quinto album per Stefan Traunig, voce, Herbert Sopracolle, chitarra, Andreas Maierhofer, chitarra, Dominik Hormann , basso, e Rafael Peychär, batteria. Come sempre il loro melodic death metal è molto heavy e con dosi di groove ben suonato, questo gli va riconosciuto. Tuttavia nello scorrere i pezzi di “Blinded by Rage” un senso di prevedibilità serpeggia dopo poche canzoni. “Secrets”, “Living in the Mass”, “Black Rain” sono dei pezzi trascinanti, come del resto anche “The Painted Man” o forse come il 90% della tracklist, ma l’elemento sul quale però non si può prescindere è la clonazione delle note di Göteborg che sovrasta tutto quanto. “Blinded by Rage” è un buon lavoro e piacerà a chi è innamorato di quel tipico sound. Chi invece è sazio di quelle sonorità sposti pure le proprie orecchie altrove.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10

Di |2011-10-28T17:47:42+02:0028 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, L|Tag: |

LYDIA’S GEMSTONE – “The New Melancholy”

(Twilight Zone Records) Ascoltando il debutto di questa band austriaca, la prima cosa che giunge alla mente, a voler fare un paragone per descriverne i contenuti, sono stati i The Sisters of Mercy. Il sound dei Lydia’s Gemstone è intriso di dark-gothic, con ampie concessioni verso (altro…)

Di |2015-04-09T01:43:12+02:0010 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, L|Tag: |

LUCKY THIR 13N – “March of the Young”

(Lucky Thir 13n) Spensierati, giovani, modern hard rockers e greci. Si, i Lucky Thir 13n vengono da Tessalonica e in Grecia hanno già un considerevole seguito. I quattro hanno anche fatto da spalla ai Crashdiet a Tessalonica e ai W.A.S.P. ad Atene. Intanto esce questo debutto, dopo un lusinghiero EP di cinque pezzi che ha fatto parlare di se. “March of the Young” è un lavoro di rock mainstream, con suoni lucidi e canzoni orecchiabili; tuttavia gli undici pezzi non sono tutti scontati e delle canzoni interessanti sono “Say Goodbye”, infarcita al punto giusto di elettronica e con ghost track al seguito, la tanto street rock “Feels Like Coming Home” e non manca il brano punkeggiante alla Ramones ,“Yeah, I Want It”. Il massimo è però raggiunto in “R’n’R”, brano suonato con Vivian & Dj Spac e dall’iniziale “Alibi”, con relativo intro di stampo elegiaco-new wave. “Rivers Run Dry” tenta di mostrare ulteriori influenze con parti metalcore, ma senza incidere, mentre  “Another Memory” ha un ritornello in stile U2 americanizzati. Questi sono i momenti considerevoli di “March of the Young”, c’è qualche caduta ed espisodio scontato, come “Operation Overload” nel quale potrebbero essere chiunque e nessuno! La musica e i testi sono quasi totalmente di Elias Elias, cantante e chitarrista ritmico, ma il resto del gruppo lo segue in modo preciso. I Lucky Thir 13n non sono la next big thing, ma tutto sommato realizzano un buon debutto.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10

Di |2011-10-04T17:37:51+02:0004 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, L|Tag: |

LEVIATHAN – “Beyond the Gates of Imagination – Part1”

(Bret Hard Records) I Leviathan, nome per nulla originale, sono una band tedesca nata da pochissimo tempo. Nel 2010 hanno realizzato un EP autoprodotto e in questo 2011 la connazionale Twilight pubblica il loro debutto, con il mastering a cura di Waldemar Sorychta. I ragazzi della Westfalia si esibiscono in un placido e melodico death metal fortemente progressivo, ma non eccessivamente complicato nei toni in quanto è giocato soprattutto sulle melodie e il loro susseguirsi, le atmosfere e le fasi smaccatamente heavy metal. I brani più tipicamente progressive sono “The Scourge We Wield” e “Sway Of The Stars”, una mini-suite di 9’; loro però amano passare da fasi veloci e agguerrite a soluzioni che strizzano l’occhio all’epic metal, come accade nella seconda parte dell’assolo di “Where Light and Death Unite”, brano comunque dalla velocità infinita, o anche a melodie medievaleggianti e folk, come in “Servants Of The Nonexistent” e “About Fangs And Feathers”. I Leviathan riescono a tessere riff dall’ampio respiro, sorretti da influenze epic-cassic metal e inevitabilmente dalla tradizione progressive metal più recente. Avrebbero potuto sbagliare questa prima vera prova, ma i Leviathan, senza voler strafare, si sono dimostrati all’altezza.  Adesso non resta che attendere la parte 2 di questa storia!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10

Di |2011-09-28T19:06:05+02:0028 Settembre 2011|Categorie: ALBUM, L|Tag: |

LIVARKAHIL – “Signs of Decay”

(Listenable Records) I parigini Livarkahil realizzano il secondo album in studio
dopo una prima release  nata grazie a
sforzi autonomi. “Signs of Decay” esce sotto l’occhio attento della
connazionale Listenable Records, a testimonianza di quanto sia accresciuta la
considerazione verso la band. I Livarkahil hanno concepito questo album
pensando al potere autocratico delle religioni, un argomento non di nuovo ma
spesso affrontato nel death metal. Un attacco furioso, un’agguerrita denuncia
verso le imposizioni religiose, il tutto raccontato attraverso un death metal
fulminante, spesso contaminato da echi di metalcore e thrash moderno. “Signs of
Decay” è una furia acerba a tratti abbattuta da mid-tempos che donano momenti di
sicura presa all’interno delle undici canzoni. Il tutto diventa un insieme di
velocità e ritmi cadenzati i quali sviluppano delle melodie che in più
occasioni hanno un tono epico. Un “Made in France” agguerrito e interessante
grazie a idee attuali e prodotto presso l’Hertz Studio (tanto caro a Behemoth,
Decapitated e Vader).

(Alberto Vitale) Voto: 7/10

Di |2011-09-02T21:01:57+02:0002 Settembre 2011|Categorie: ALBUM, L|Tag: |
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