VEILBURNER – “Longing for Triumph, Reeking of Tragedy”
(Transcending Obscurity Records) È puro caos l’ottavo album degli americani Veilburner. In undici anni di attività si sono dimostrati molto prolifici, sempre in grado di reinventarsi con il loro metal estremo che abbraccia il death, il black, l’avantgarde e l’industrial, materializzando un assalto sonoro mostruoso, incessante, travolgente, annichilente. (altro…)
(autoproduzione) I 

(autoproduzione) Il melodic death metal svedese trova una via d’espressione nei Vittra. Coloro che si chiamavano Vildvittra, un nome che arriva da un personaggio di un libro fantasy per bambini, pubblicano infatti il secondo album che mostra un ben ragionato equilibrio stilistico tra death e thrash metal. Gli svedesi infatti sono ancorati al genere melodic e 
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Secondo tomo per i Vígljós attraverso Les Acteurs De L’Ombre Productions. Il primo album “Tome I: Apidae” è stato invece pubblicato dalla nostrana Dusktone lo scorso anno. Il trio di Basilea nel primo album ha basato la propria letteratura testuale sull’apicultura, mentre in questo nuovo album vuole rendere attenzione
(Hammerheart Records) Un nuovo album dopo ben otto anni per i Vintersorg di Andreas Hedlund, rilancia una band che spesso ha brillato per la sua capacità di mettere in musica quell’appartenenza alle terre del nord. Gli svedesi presentano un lavoro ben prodotto, limato nonostante i suoni siano un po’ compressi, dove elementi folk e 






(Ipecac Recordings) Pregevole il ritorno della coppia Lombardo, ovvero Dave e Paula, nonostante le atmosfere di “To Cross Or To Burn” ricordino per larghi tratti i Portishead e qualcosa di Tricky. La voce calda e vibrante di Paula viene contornata dagli arrangiamenti ritmici ed elettronici di Dave Lombardo, sostanzialmente è questo “To Cross Or To Burn”. L’ex 
(Sun & Moon Records) L’arcano si manifesta nelle sonorità dei Voluptas, attraverso la coesione di elementi diversi tra loro e uniti per restituire un messaggio unico. Si crea un’alchimia che fa onore a questi figli di una città che di alchimisti e non solo ne ha conosciuti: i Voluptas sono infatti di Praga. Abili sperimentatori, osano a inserire nel loro black metal elementi disparati, come i 
(Comatose Music) I Vulvectomy tornano a pubblicare un album! Dopo ben dodici anni, la slam/gore/brutal death metal band pubblica il quarto lavoro in studio e per la prima volta con una delle migliori etichette dei generi brutal, grind e affini, la Comatose Music. “Aberrant Vaginal Gestation” vede 
(Masked Dead Records / Sulphur Music) “Cultores de Perdas e Linna” rappresenta il terzo album in venti anni per i Vultur, nonostante ciò non hanno mai incrociato le braccia e di fatto sono autori di una discografia colma di pubblicazioni minori. Riemergono dopo undici anni dal precedente album, con un furioso black metal suonato praticamente 
(High Roller Records) Onore e gloria ai romani Vultures Vengeance che continuano a coltivare un tagliente e, inteso come merito e non il contrario, datato epic heavy metal. È il secondo album in studio “Dust Age” ed è incalzante, ruggente, con suoni che sembrano fuoriuscire dagli anni ’80. Tutto sembra un po’ compresso e al contempo affatto distante
(Roman Numeral / Machine Tribe Recordings) Presentati come black ambient/death industrial, dalle note per la stampa, il duo finnico appare come un connubio tra noise, dark ambient e drone, volto a raggelare il sangue di chi ne fruisce. Si tenti pure ad ascoltare in cuffia e al buio questo lavoro e ci si torturerà da soli! La voce non è tale ma solo 

(Folter Records / Alive) Mai originali i Violentor, forse anche prevedibili nella loro cruda essenza, fatta di un ibrido tra Possessed, Venom, Slayer della prima ora, i Motörhead ovviamente e infine la croce rigorosamente rovesciata. Questo sono e questo lo sanno fare e bene. “Burn In Metal” è la nuova opera di nichilismo, distruzione e lingua di fuoco 
(Dusktone) È stato pubblicato in settembre “Non Auro Sed Ferro”, il debut album degli Vltor che presenta musica che assorbe la tradizione culturale mediterranea e il paganesimo dell’antica Roma. In sostanza gli Vltor sono intenti a usare il passato della nostra area geografica come protagonista del senso di ciò che suonano. Nel debut 


(Eclipse Records) Valkyrie’s Fire è il nome altisonante scelto dagli statunitensi del Tennessee, in attività da poco tempo e tant’è vero che questo EP è la prima pubblicazione importante dopo un paio di singoli. Sono autori di un power metal di taglio sinfonico i Valkyrie’s Fire e presentano al microfono due cantanti: Bettie Floyd e Adam Sanders. Joey 