SOLUS GRIEF / ALTERTUM – “I Skyggen mellom liv og død” (Split)
(Purity Through Fire) Due nuove creature del black metal norvegese proposte dalla Purity Through Fire. Solus Grief è l’espressione di Peregrinus, con già alle spalle due album. Per lo split “I skyggen mellom liv og død” ha proposto tre pezzi. Dei due uno è di poco meno dei dieci minuti di durata e l’altro di poco più, mentre (altro…)
(Godz Ov War Productions) Metalhead è colpevole di non avere mai trattato questo progetto francese in attività dal 1997. M. Lobier, voce, chitarra e batteria, e J. Blandino, basso, hanno inciso cinque album e altri lavori minori dal 1997. Il loro sound oggi è una collisione spaventosa di death, black e grindcore. I suoni 

(Elevate Records) Filippo Tezza, cantante dei Chronosfear, Silence Oath e non solo, pubblica il suo terzo album solista, ovviamente improntato come i due precedenti su canovacci di natura power-prog metal. Da subito “Key To Your Kingdom” non colpisce per la sua qualità sonora. I suoni, comunque puliti, globalmente sono poco
(autoproduzione) Jakob e Gavin hanno iniziato a collaborare dal 2022 e il prodotto finale di questa interazione tra i due è “Ironsight”, un EP con cinque canzoni sospese tra rap, trap, groove metal e deathcore/metalcore. Abbastanza abili a fondere il tutto avvolgendo questi stili di un’atmosfera post moderna, quasi cinematica
(Puffin Artlab) Il tipico sound rabbioso perché “Echoes” è la testimonianza di una collisione tra post hard core e lampi di metalcore. Per quanto la promozione del trio danese veicoli su un atteggiamento punk degli Osmorg, la band non sembra poi esporlo in maniera coerente alla tradizione. “Echoes” non è un punk
(Fiend Force Records / Massacre Records) Ben diciotto anni dopo il debut album omonimo, risorgono dalle tenebre i Zombeast. Nascono in Arizona e si cimentano in qualcosa che mette sullo stesso piano i Misfits, i The Cult attraverso il punk, il thrash metal e dunque diventa un fare crossover tra queste diverse componenti. Lo stesso
(MDD Records) A quattro anni da “Straight to Hell”,
(Soulseller Records) D. Johansson pubblica un EP di quattro pezzi ed esordisce firmandosi Aspernamentum. Il multistrumentista svedese piazza poco più di venticinque minuti di black metal prima maniera: tinte fredde, scarsi rallentamenti, un passo continuamente esagitato, melodie malinconiche. In esso convive l’anima
(autoproduzione) Irreverence sono una pregevole realtà del thrash/death metal italiano. Attiva da oltre venticinque anni, la band lombarda ha pubblicato in totale sei album e dei quali tutti di un buon livello. Questo sesto album arriva dopo l’EP “Scapegoat” del 2020 e dunque a sei anni dal precedente album “Still Burns”. Anche