fotoaddictionfordGli Addiction For Destruction saltano fuori dal mezzo del regno dell’est europeo. Vengono da Mosca, in Russia, con un sleaze rock molto solido, potente, dinamico ed estremamente originale. Si ispirano a grandi band del passato, come i Guns ‘n’ Roses, ma hanno personalità, una forte identità, e sono molto determinati a raggiungere il loro scopo: dominare il mondo! Durante il tour Italiano ho avuto l’opportunità di vederli all’Old Saloon, dove ho rubato loro del tempo per catturare questa intervista, con tutta la band sedutami attorno, pochi minuti prima dello spettacolo. (english version)

Ciao Ragazzi. Beh, sembra un tour di una certa dimensione per una band che non è ancora conosciuta. Come ci si sente a suonare in giro per l’Europa?
Tom Spice: E’ grandioso, vedi un sacco di gente, fai amici, ed è fantastico vedere che la gente apprezza la tua musica, viene ai tuoi spettacoli, fa festa, è grandioso.

Tre concerti in Italia. Questo è il terzo. Lavorate con la Atomic Stuff e pure con la Heart Of Steel per il mercato digitale. Cosa ci potete dire di questo “amore Italiano”? Com’è il rapporto con l’Italia?
D.McKay: Sai, è grandioso. Stefano (di Atomic Stuff, ndr) fu il primo che manifestò interesse nel lavorare con noi, ed ora andiamo avanti con lui. Poi c’è tutta la stampa, il rapporto è stupendo, abbiamo ottenuto migliori risultati qui che nella nostra nazione, la Russia.

fotoaddictionford2Com’è dunque stato il feedback dai fans Italiani negli ultimi due concerti? Come ha reagito il pubblico alla vostra musica?
D.McKay: A Roh è stato molto bello, la gente era felice, ha scattato moltissime foto, è rimasta con noi dopo il concerto. Anche a Fiesse è stato bello, c’era molta gente.

Ora domande più complicate. Siete di Mosca, la città simbolo di un sistema politico morto, però suonate musica che trova le sue origini dall’altra parte del mondo, da una cultura opposta. Com’è oggi suonare hard rock in Russia?
D.McKay: Sai, è dura suonare qualsiasi tipo di musica occidentale in Russia, a causa della mentalità della gente… a loro non piace quando suoni come gli americani, intendo dire, roba tipo blues… non è tradizionale in Russia. E’ per questa ragione che il mercato americano è più aperto nei nostri confronti che quello domestico.

Come webzine riceviamo molto materiale dai paesi dell’est. Nuove band, nuove idee. Alcune sono molto valide… e voi appartenete a questa categoria…
Tutti: Grazie!

Mi potete dire qualcosa sulla crescente scena metal dell’est Europeo? Come funziona? E’ possibile che la Mosca di oggi possa essere una specie di Los Angeles così com’era negli anni 80? Una specie di posto dove sta nascendo qualcosa di nuovo…
D.McKay: Non credo, sfortunatamente la maggior parte delle band è di bassa qualità, per prima cosa a causa della cultura, in quanto la gente ha iniziato a studiare chitarra e batteria a 15 anni, mentre in Europa iniziano molto prima. Poi in Europa e negli USA la tradizione musicale è molto diversa, poi conta il prezzo dell’attrezzatura, non tanta gente si può comprare delle buone chitarre o dei buoni amplificatori per suonare, a causa dei soldi, non saprei… oggigiorno credo sia Stoccolma la nuova Los Angeles, in quanto tutte le bands, le nuove bands, dell’est sono ispirate da quelle svedesi. Le nuove bands vengono dalla Svezia o dall’America, ma il 90% sono ottime bands dalla Svezia.

fotoaddictionford3Addiction For Destruction: degli amici che suonano assieme? Una gang alla quale è meglio non rompere le palle? Una band professionale? Ditemi qualcosa della relazione interna della band.
D.McKay: Sai, tutti noi abbiamo avuto bands precedenti, esperienze precedenti, ma siamo comunque amici da priam della band, e un giorno abbiamo deciso di continuare come band, unendo le nostre esperienze. Quindi è un po’ un 50/50.

Tom Spice: Quindi siamo amici che spaccano professionalmente! (ridono tutti, ndr)

E’ possibile vivere in Russia come una band, o siete costretti a fare un lavoro? C’è qualche supporto dalle istituzioni per gli artisti, come in Norvegia?
Tutti: Niente da fare!

D.McKay: A nessuno frega nulla di questo in Russia. Si, abbiamo dei lavori, ma sono legati alla musica, Tom è studente, e gli altri fanno qualcosa come noleggio di backline, vendita chitarre, tutta roba che ha a che fare con la musica, ma abbiamo ancora bisogno di farlo per ora.

Krock: Io suono e basta!

D.McKay: Lui suona solo la batteria..

Krock: Solo suonare!

Fantastico,  è il lavoro dei sogni!
Tutti: yeah! (ridono tutti, ndr)

Con un chitarrista danese nella band, dove provate? In Danimarca? In Russia?
D.McKay: Vive in Russia….

Ho notato un ottimo inglese nelle vostre canzoni. Cosa non ovvia. La scorsa settimana ho avuto a che fare con una band, e i loro testi erano di un inglese poverissimo. Come avete raggiunto un simile livello? Ci sono delle buone scuole in Russia, o avete fatto pratica viaggiando?
D.McKay: Sai, ho studiato inglese da quando avevo quattro anni. E quando abbiamo registrato avevamo un coach, una donna da San Francisco che controllava i testi, cancellando gli accenti della voce. Abbiamo lavorato in questo modo.

Quindi dietro all’album c’è un grosso lavoro. Sempre in tema di lingua: non sarebbe bello fare una canzone o un ritornello in Russo?
D.McKay: No, penso che se suoni musica americana, musica occidentale, lo devi fare con le tradizioni occidentali, and queste sono con la lingua inglese.

Magari un piccolo pezzo o un ritornello?
D.McKay: Sai, il Russo ha le sue tradizioni, e non va bene per quel genere di musica, è difficile trovare le giuste parole, e farcele stare nella ritmica e nella melodia. Il russo è ottimo per la poesia. Ad ogni modo noi vogliamo raggiungere un vasto numero di persone nel mondo, e quindi oggi si usa l’inglese.

Sarete presto in Giappone. Potete dirmi qualcosa di questa avventura? Un posto così diverso. Negli anni 80 era obbligatorio fare tour hard rock in Giappone. Tutti avevano la mania del Giappone. Cosa si prova a finire così lontano?
D.McKay: E’ molto eccitante, penso che tutto noi sappiamo che il Giappone è un altro pianeta, un altro mondo. Vogliamo vedere com’è, e vogliamo naturalmente seguire le tradizioni degli anni ’80.

fotoaddictionford1“Neon Light Resurrection” è una bomba. Pompa forte. Come avete ottenuto questi suoni potenti, queste melodie catchy e cos’ street metal, mantenendo il tutto originale? Non sembra una copia di qualcosa che già esiste.
D.McKay: Perché è stato un lungo lavoro. C’è voluto un anno per registrare. Fare canzoni, ascoltarle e dire “nemmeno per sogno!”. Sai, volevamo portarci dentro dell’atmosfera. Quindi quando sono andato in giro, Finlandia, Svezia, e quando sono poi andato a Stoccolma, l’ho sentita, l’ho capita, ho capito come il suono deve essere creato.

Avete fatto molta ricerca…
D.McKay: Con questo sound potevamo devidere: Ok, vogliamo che questo sia molto Guns’n ‘Roses, provare e ve dere, poi magari le chitarre devono essere un po’ più Backyard Babies, oppure no… è stato solo trovare il giusto sound.

Un nuovo album in arrivo? State lavorando a del materiale?
D.McKay: Forse si. Abbiamo delle canzoni, ma è roba per dopo. Ora vogliamo trarre il massimo da ciò che questo album ci può dare. Video… Tour… vogiamo continuare durante l’estate.

In quanto il secondo album è un test. Va bene fare un ottimo debutto, ma ripetersi poi non è facile.
D.McKay: E’ una cosa diversa, il secondo album deve essere molto meglio.

Ok, divertiamoci con il vostro concerto ora. Chiudete pure questa intervista dicendo ciò che vi pare ai lettori di Metalhead.it
D.McKay: Grazie a tutti per il supporto, per ascoltare la nostra musica, venire ai nostri spettacoli. Questo è tutto per voi, siete voi che ci spingete avanti, vi amiamo, e speriamo di tornare qui il più presto possibile. Supportate il metal ed il rock!

Tom Spice: Naturalmente grazie per il supporto, ed ora divertiamoci assieme!

 

(Luca Zakk)

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