fotoapolokiaApolokia è una realtà italiana del black metal e forata da due sole eminenze nere: Blackfrost e Verminaard. Due anime che sentono proprio questo stile musicale fin da quando questi ha iniziato a prendere piede nei primissimi anni ’90. Di recente pubblicazione, via My Kingdom Music, il nuovo album “Kathaarian Vortex”, il quale impone nuovamente il nome Apolokia. Tuttavia “Kathaarian Vortex” non è solamente un album. E’ Black Metal e cosa voglia dire lo spiega con una vena di ortodossia Blackfrost.

“Immota Satani Manet” 2009, “Kathaarian Vortex” 2013. Quattro anni. Cosa è accaduto in questo periodo di tempo?
Visto il problema di distanza tra me e Verminaard, tra Norvegia ed Italia, i nostri tempi di realizzazione, tra composizione, stesura, ricerca e finalizzazione, sono sempre lunghi, ma ciò non ci crea nessun problema personale in quanto ne siamo consapevoli e non dobbiamo render conto a nessuno. Creiamo “musica” solo ed esclusivamente per noi stessi, per gratificare solo noi stessi. Del restante, a noi non frega nulla, facciamo ciò che ci ispira principalmente. Do what thou wilt.

“Kathaarian Vortex” ha un sound grezzo, anzi caotico per le distorsioni. Perché?
“Kathaarian Vortex” è un rituale piuttosto che una composizione strettamente ”musicale”. In esso, abbiamo cercato di estremizzare il suono tipico di un album seminale come “A Blaze in the Northern Sky” dei Darkthrone, attraverso l’uso di timbriche ancor più gelide nel suono delle chitarre e creando un’atmosfera oscura, caotica e nichilista, genialmente coadiuvata da vocals ipnotiche, ossessive ed un drumming brutale, glaciale ed inumano. E’ una produzione in puro stile Black Metal 1992 che non ha nulla a che vedere con produzioni patinate tipiche dell’era moderna, un’era di puro degrado artistico, e che non rispecchia minimamente i canoni fondamentali alla base di cio’ che noi intendiamo BLACK METAL! In maniera analoga ai Darkthrone di “A Blaze in the Northern Sky”,”Kathaarian Vortex” verrà criticato negativamente riguardo la scelta di produzione del suono, ma a noi non frega nulla né di stampa mainstream metal né di ascoltatori dei tempi moderni, gente che non ha la minima idea di cosa sia BLACK METAL. Supportiamo l’estinzione totale del cosidetto black metal moderno, incluse scene, ambienti e personaggi “dell’ultima ora”.

Forse mi sbaglio, ma ho percepito durante l’ascolto qualcosa di tipo industrial, non in senso stretto, ma come concezione delle sonorità fredde, a tratti sintetiche.
La tua percezione è più che esatta, rientra nel nostro volere. La nostra personale evoluzione ha un collegamento sanguigno con sonorità avvicinabili all’industrial ergo la nostra scelta creativa e ricercata verso un certo tipo di visualità sonora dai toni non soltanto artici, ma anche cinici, sintetici, ossessivi, disturbanti e claustrofobici. In primis “Malignant Asphyxiation” include, per cosi‟ dire, nuovi elementi evolutivi.

Perdona la domanda che comunque non vuole essere tendenziosa, ma che senso ha incidere un album con sonorità così estreme nella resa sonora, nonostante sia possibile ottenere suoni molto più nitidi e comunque ruvidi?
Tutto ha un senso. Tutto è collegato.

Le tematiche del nuovo album?
L’album riflette i nostri interessi culturali, ideologici ed attitudinali. Satanismo, occultismo, nichilismo cosmico, isolamento, nero misticismo, visioni apocalittiche. “Kathaarian Vortex” fa riferimento ad un vortice nero, inteso come luogo di sulfurea asfissia dal mondo degli umani, e visualmente inteso come una forma rigenerativa dalla vita impura di questi ultimi. Il concept dell’album fonda le sue radici in un dualismo infernale e controverso deliberatamente influenzato dal catarismo come completa antitesi all’esistenza dei mortali.

Apolokia é un progetto di metà anni ’90. Allora il black metal era una cosa, oggi credo sia un’altra, salvo per le tante realtà underground che diffondono ancora il verbo. Come vedi oggi la scena legata al genere? Che differenze percepisci rispetto al passato?
Per come lo intendiamo noi, il Black Metal è finito intorno al ‘98 dopo essersi trasformato in un un trend pazzesco che ancora esiste allo stato attuale. Gli elementi primitivi, distruttivi, disturbanti ed la forza primordiale di esso si sono estinti tramutando un “genere estremo” in un qualcosa di ridicolosamente mainstream, commerciale, rock ‘n roll, sociale. Secondo la nostra ideologia Black Metal non è musica e dovrebbe essere solo diretto e recepito/indirizzato verso una determinata Elite e non come lo è adesso, alla portata della massa. Ergo, nonostante ci siano ottime realtà tutt’oggi nell’underground, credo sia peculiare la preservazione e “l’ostentare selettività‟.

Cosa ne pensi del face panting? Credo lo usiate ancora e condivido la cosa, invece ho notato che tende a scomparire nel look delle band.
E’ una parte essenziale ed inscindibile con in concetto Black Metal. Il 99,9% di ciò che viene erroneamente etichettato black metal oggi NON lo è affatto.

Apolokia è una forma di estremismo musicale, lo è anche Blackfrost? Voglio capire cosa c’è dietro la voglia di esprimersi con il black metal. Non è solamente un genere tra i tanti. Non trovi?
Credo che tutte le forme di espressione artistica siano, in un modo, lo specchio della personalità dell’artista autore dell’opera. A voi intuirne la risposta. Black Metal ha uno stretto legame con la personalità Non Umana e con il suo nefando patto di sangue con le nere arti ed i suoi lati più distruttivi e misantropici.

Grazie per la tua disponibilità e come di consueto a te le considerazioni finali.
Un ringraziamento a te e Metalhead.it per lo spazio ed interesse in APOLOKIA.
Black Metal is Hatred
Black Metal is Satan
With Us or against Us.

www.apolokia.com
www.facebook.com/Apolokia

 

(Alberto Vitale)

Recensione