Nati da un retroterra hardcore, questa loro radice l’hanno lavorata e resa più moderna con il nuovo album omonimo. Musica dura, spietata, fatta appunto di hardcore ed heavy, ma senza tralasciare una melodia interiore che possa valorizzare ancora di più i pezzi. La band di Cesena si racconta attraverso Nick, ovvero il bassista Nicola Lelli.

Puoi tracciare quali sono, a tuo avviso, le sostanziali diversità o evoluzioni che siano tra questo nuovo album omonimo e il precedente “The Mirror”?
Le differenze possono essere sostanziali, ovvero The Mirror era più “hardcore” ovvero, più pesante, grezzo e rude. Questo nuovo disco ha sempre tracce hardcore, ovvero, pesantezza, velocità ecc ecc, però ha anche sonorità melodiche ed un pelo più ricercate rispetto al tradizionale hardcore moderno

Dopo la fine delle registrazioni cosa ti ha colpito maggiormente del lavoro svolto?
La cosa che mi ha colpito maggiormente è stata la sonorità, siamo stati molto soddisfatti del lavoro di mixaggio e masterizzazione.

L’elemento hardcore nella vostra musica ha una radice comune, in tutti voi? C’è una scena, una band o album dai quali avete tratto idee e spunti?
Diciamo che non tutti negli Awaken Demons hanno una background hardcore, personalmente sono cresciuto nella vecchia scena italiana fine anni 90 quindi, anche se può suonare strano nel 2012, mi ritengo parte della vecchia scena hardcore italiana. Diciamo che per questo ultimo disco abbiamo preso spunti da varie band odierne e non, ovvero: The Ghost Inside, Hatebreed, The Acacia Strain ed altri.

Dopo questi primi giorni dall’uscita, quali sono le differenze sostanziali tra la critica italiana e quella straniera? Cosa c’è di positivo nel modo di valutare la musica, al di fuori dell’Italia? Cosa invece non ti ha soddisfatto?
Devo dire che, nonostante questo disco è stato azzardato, le recensioni sono state buone, sia in italia che all’estero. Fortunatamente non è stato un disco alla Emmure, ovvero troppa semplicità al quanto scontata e banale…abbiamo mischiato un po’ di tutto tirando fuori un disco, si particolare, ma piacevole.

L’artwork dell’ultimo album è di Nicola Lelli (Terror, A Day To Remember, Awaken Demons) e ha un suo fascino. Nella sostanza però quale idea è alla base di questa immagine?
L’artwork ha come chiave di lettura “il viaggio”, ovvero, dato che questo disco è stato un esperimento, ci siamo voluti “incamminare” in questo nuovo progetto quasi 1 anno fa…un discorso metaforico diciamo. Personalmente sono più affascinato dalle cose minimali che quelle molto complesse.

Come ci siete arrivati alla Bastardized Recorddings? Come avviene una trattativa con una etichetta di questa rilevanza? Come nasce?
La nostra ex “casa discografica” Siege Of Amida ha deciso all’ultimo momento di non pubblicare il disco, quindi grazie alla Bastardized Recordings siamo riusciti a pubblicarlo a livello Europeo. Ora come ora siamo senza casa discografica.

Avete suonato in diverse nazioni, ora quali sono i prossimi eventi live che vi vedranno protagonisti?
Prossimamente abbiamo concerti in Svizzera, Italia e Germania. Abbiamo in progetto di andare in Inghilterra più avanti per un mini tour e stiamo pensando (appena troveremo una nuova etichetta) di tornare in Giappone anche. Comunque ora come ora stiamo già scrivendo un demo nuovo, totalmente diverso da quest’ultimo cd. Sarete stupiti! Spero…

Grazie per l’intervista e spero che il nuovo album riceva i giusti consensi. Vuoi aggiungere qualcosa ai tuoi saluti?
Grazie a voi per questa intervista e lo spazio che ci avete dedicato!

(Alberto Vitale)

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