Con vero piacere Metalhead.it vi propone questa intervista a Kasper Mårtenson, tastierista dei Barren Earth. La band finlandese è quella che si potrebbe definire una sorta di supergruppo, grazie alla presenza di Mikko Kotamäki , voce nei Swallow The Sun, Janne Perttilä e Sami Yli-Sirniö, chitarristi con Moonsorrow e Rytmihäiriö il primo e con Kreator il secondo e poi Oppu Laine, bassista con Manhai e Amorphis e Marko Tarvonen, batterista dal lungo curriculum. La possibilità di questa intervista nasce dall’uscita di “The Devil’s Resolve”, secondo album e opera che tinge un prog death metal con il progressive e le connotazioni stilistiche del rock progressive degli anni ’70.

Per prima cosa vorrei congratularmi con te, e gli altri, per il vostro ultimo lavoro. Il vostro stile è grandioso! Fantastici riff, tastiere eleganti, progressive, tante idee…è frutto della vostra esperienza e preparazione?
Ti ringrazio! Viene parzialmente dalla nostra esperienza, si. Ma è fatto anche con le nostre influenze. Dato che ci sono sei persone nella band e ognuno è influenzato da gente diversa e alla fine il risultato è davvero eclettico.

Siete partiti con un concetto particolare quando avete iniziato a scrivere”The Devil’s Resolve”?
Non proprio, no. Siamo partiti scrivendo la musica. Le parole escono solo dopo che tutto il resto è finito. Ma non c’è filo conduttore nei testi. L’unica cosa in comune con le parole sono…sono tutti piuttosto tristi: guerra, inquinamento, miseria, morte …

Questo è il vostro secondo full length pubblicato, come lo ha composto la band? E’ un comune lavoro di composizione?
Tendiamo a scrivere le canzoni individualmente. Tutte le canzoni dell’album sono scritte da una persona soltanto. Quando il compositore porta la canzone alle prove, allora gli altri aggiungono il loro contributo nel processo di arrangiamento. A questo proposito siamo un po’ come i Queen. Loro anche avevano quattro diversi compositori nella band. Ognuno aveva il proprio stile, ma alla fine è sempre suonato come Queen. Barren Earth è musica molto diversa da quella dei Queen, naturalmente. Ma a me piacciono molto i Queen!

“The Devil’s Resolve” è missato da Dan Swanö, penso che la band sia soddisfatta del suo lavoro.
Si, lo siamo. E’ stato veramente buono come al principio (ha missato anche il primo album).

Senti, alcuni passaggi mi han ricordato i Pink Floyd, alcune delle parti di seventies rock, ad esempio alcune tastiere e pianoforte le ho percepite come EL&P (“As It Is Written”)…La band porta dentro di se qualche influenza e stile nel sound?
Bene, ho scritto “As It Is Written”, così dovrei saperlo. Si, decisamente. Amo le progressive band degli anni ’70: ELP, Yes, Genesis, King Crimson, ecc. E quella sezione centrale di “As It Is Written” è senza dubbio influenzata da ELP e Genesis. Fortunatamente  anche al nostro batterista piacciono quelle band, per tanto non ha avuto difficoltà a venirmi incontro con il suo arrangiamento di batteria. Non è facile da suonare. Adoriamo i Pink Floyd, anche, così è davvero semplice che ci sia qualcosa diloro.

State pianificando delle date live?
Stiamo suonando in Finlandia nel periodo di attesa che l’album esca. Stiamo sperando di fare molti show più tardi, ma niente ancora di confermato.

Ho letto che siete la prima band finlandese ad aver firmato per la Peaceville, è vero?
Lo è!

Grazie per l’intervista e voglio congratularmi ancora con te per questo grande album. Hai qualche messaggio per i lettori di Metalhead.it?
Ci piacerebbe portare il nostro proggy death metal nel vostro bellissimo paese, speriamo che questo accada presto. Rock on!

Alberto Vitale