fotocorbeauxvf1“The Meeting Point” è uno split (QUI) tra due band francesi post rock, Corbeaux e Volte Face, le quali hanno in comune il fatto di comporre e suonare brani totalmente strumentali. Suoni forti che si intrecciano in flussi melodici, i Corbeaux, e continue incursioni nello psych-prog rock degli anni ’80, i Volte Face. Due band dal sound con caratteristiche nettamente personali e che le due interviste provano a far conoscere meglio. Johanne Dubois da voce alle risposte dei Corbeaux, mentre i tre Volte Face hanno risposto collettivamente.

VOLTE FACE

Dopo aver ascoltato per la prima volta lo split “The Meeting Point”, mi son chiesto chi fossero i Volte Face. Chi sono le persone che suonano questo vibrante ed elegante sound?
Volte Face è una post rock electro band di Rennes, Francia. Antoine suona la chitarra e le tastiere, Franck è sulla batteria ed mpc e Tom suona il basso e anche le tastiere.

Vi piace la musica degli anni ’80 oppure è soltanto un’ispirazione per la band?
A noi piace la musica degli anni ’80, è sempre stata onnipresente nelle nostre canzoni. Noi tre ascoltiamo un sacco di roba, siamo grandi consumatori di musica. Ma sai, l’ispirazione non dipende soltanto da che cosa noi ascoltiamo, dipende anche dal nostro ambiente. Anzi, in realtà non lo pensiamo veramente, noi suoniamo quello che vogliamo suonare. Inconsciamente mischiamo le nostre influenze (musicali e no) e otteniamo qualcosa. Dannazione, noi non sappiamo veramente che cosa c***o facciamo…

Volte Face è un progetto strumentale. Pensate sarà possibile aggiungere nella band un cantante in futuro?
…è una domanda ricorrente , ce la rivolgono di consueto dopo i nostri concerti. La verità è che la nostra musica ci permette un po’ di spazio per una voce. Ci stiamo pensando…

fotocorbeauxvf3Avete realizzato un video urbano, malinconico, neuronale. Cosa ne pensate circa l’uso del mezzo video per rafforzare il messaggio musicale?
Il video è davvero un supporto interessante. Infatti, offre un messaggio e permette all’ascoltatore di viaggiare. E’ ancora più significativo quando la nostra musica non ha voci. Noi siamo amanti del cinema.

Avete una pagina Bandcamp, state ricevendo reazioni sulla vostra musica?
Su Bandcamp la connessione con gli ascoltatori è davvero complicata, ma abbiamo notato attraverso la nostra pagina delle statistiche che ci sono un buon numero di ascolti che si materializzano in download. Riceviamo anche supporto nei nostri social network o attraverso l’indirizzo mail della band. Siamo sempre felici di ricevere opinioni e visite sulla nostra musica qualunque cosa sia, ci aiuta ad andare avanti e ci dà la motivazione per fare meglio.

Perché uno split con i Corbeaux? Cosa ne pensate della loro musica ?
Ci hanno contattato per chiederci se ci sarebbe piaciuto fare uno split con loro. Non conoscevamo i Corbeaux prima, ma abbiamo già incontrato Mick, uno dei loro chitarristi, in uno dei nostri concerti. Abbiamo parlato, ma la questione dello split non era ancora nella loro mente. Poi, il batterista dei Corbeaux, Joris, ci ha chiesto di suonare per un festival. Poco prima dell’estate 2012, poi Mick ci ha chiamato e ci ha proposto di unire le nostre band per uno spllit. La loro musica è veramente bella, anche se è piuttosto opposta alla nostra, a causa delle sue trame “più metal”, il modo in cui hanno messo le chitarre sempre più forti (questa è una cosa un po’ post rock…), il loro lato math rock, troviamo sempre la volontà di creare un’atmosfera e di lasciare che l’ascoltatore viaggi.

Sono contento di aver conosciuto la vostra musica. Avete atro da aggiungere?
Grazie  a te per averci dato un po’ di visibilità che e sempre più difficile da trovare oggi. Proprio come la piramide sociale, il divario si sta allargando! Le major per migliorare i loro profitti con i loro “varietà”, non si prendono più il rischio di firmare con artisti alternativi. In senso opposto, ci sono le reti underground che lottano per difendere la cultura, la condivisione, la “cultura della condivisione”. Quindi, grazie a tutti, a presto!

CORBEAUX

photo presse CORBEAUXDevo dire che non è facile trovare delle band post rock che nel loro sound abbiano diverse melodie. Mi piace il vostro sound.
Grazie!

Corbeaux è una band strumentale che lascia intravedere “lo scorcio di una malinconia oscura e che permette all’ascoltatore di fare il suo proprio film”. Fate musica visionaria? Musica per i sogni?
“Musica per i sogni”, si è possibile e questa è un’idea che a noi piace. La cosa importante per noi è che ognuno è libero di pensare, di sentire cosa vuole dall’ascolto di una particolare canzone.

In che modo funziona il processo di scrittura di una canzone? Come si divide il lavoro tra i vari componenti della band?
Come componiamo la nostra musica è qualcosa che si è evoluto dall’inizio. Prima era maggiormente Mick (chitarrista) ed io (basso) che arrivavamo con una canzone e quindi si ripeteva a Joris (batterista) e Mael (chitarrista) che aggiungevano i loro arrangiamenti. Ma recentemente Joris può capitare con un pezzo composto per intero e questo dopo che noi lavoriamo insieme. La cosa importante è essere coerenti nello stile, chiunque può comporre.

E’ dura suonare musica strumentale in Francia? Non è musica per la radio e la TV.
Nessuna delle due sarebbe “difficile”, anche se dovremo difendere la nostra scelta di non avere parti cantate nelle nostre canzoni. Ma oggi ci sono sempre più gruppi post rock, la gente inizia a pubblicare la loro idea e acquisire familiarità con questo stile di musica. Detto ciò, nel mezzo del film la musica strumentale è importante e ci sta bene. Prendi l’esempio di “Mogwai” nelle serie televisive “Ghosts”.

Avete molti video nella vostra YouTube page e sono davvero interessanti (tutte riprese live, nda). Pensate che la dimensione live è il vostro ambiente migliore?
Grazie! Si, penso che il modo migliore per vivere l’atmosfera ed entrare nel nostro universo sia di vederci dal vivo.

Vorrei sapere cosa pensate dei Volte Face.
Volte Face? Non è male questo gruppo! Sto scherzando! Amiamo le loro atmosfere. Hanno un sound potente e un stile tutto loro.

Grazie! Sono contento di aver conosciuto la vostra musica. Hai atro da aggiungere?
Bene, grazie per il tuo interessamento e spero che avremo l’opportunità di poter suonare in Italia! Arrivederci a presto!

(Alberto Vitale)

Recensione