I Goldern Sextion sono una novità nella scena italiana. Autori di un sound innovativo, che mescola in maniera creativa diversi generi musicali, si dimostrano intelligenti, coscienti delle proprie capacità e molto umili. Faust (basso) e Fabian (voce) si raccontano in un’intervista che svela molti segreti, ma anche sogni, desideri, speranze di quattro ragazzi dotati di talento, ma con un senso della realtà molto marcato.

Il vostro nome, Golden Sextion. Inizialmente pensavo foste una band di hard/glam rock, ma non è così. Da dove nasce, come l’avete concepito?
Faust
: La tua intuizione ha un fondo di verità! I primi pezzi che abbiamo suonato insieme erano proprio improntati verso quel tipo di sonorità, ma col passare del tempo il nostro modo di fare musica si è evoluto e il nome della band rispecchia questa evoluzione: il gioco di parole che ne è alla base fonde la sezione aurea, un numero da sempre legato alla ricerca della perfezione che ossessiona i nostri arrangiamenti, ai nostri istinti primordiali, le pulsioni alla base delle nostre composizioni.

Il vostro primo album. Potentissimo. Quali sono le vostre influenze personali che hanno portato a questa opera così dinamica, varia e potente?
Fabian
: Grazie mille, siamo contenti che ti piaccia. Le nostre influenze sono troppe per citarle tutte, comunque posso dirti che abbiamo cercato un sound sicuramente moderno e non scontato. Il songwriting e’ stato ponderato a lungo, e abbiamo cambiato parecchie cose durante le pre-produzioni: essendo un primo disco, volevamo che ogni traccia fosse speciale… speriamo di aver fatto un buon lavoro!
Faust
: Ognuno di noi ha un background musicale ampio e differente, e ti assicuro che creare musica soddisfacente per tutti i membri del gruppo non è cosa facile. Il rovescio della medaglia però, a mio avviso, è evidente dalle tue parole: i pezzi che passano il nostro esame risultano come li desideriamo anche per altre orecchie, e la cosa ci rende molto felici!

Parlatemi della copertina: la trovo bella, strana, fantasiosa… è stata la mia ispirazione per iniziare a scrivere la vostra recensione. Chi l’ha disegnata?
Faust:
La copertina raffigura un automa agghindato da chirurgo: una rappresentazione visiva del titolo dell’album, “The Silicon Age”. Ci è sembrato un ottimo modo per portare l’attenzione su due tematiche importanti: l’eccessiva importanza che diamo alle apparenze, rappresentata dal riferimento alla chirurgia estetica, e il dissennato sviluppo tecnologico degli ultimi decenni, che poco alla volta sta de-umanizzando sempre di più il nostro modo di vivere. E’ il lavoro di un caro amico, Davide Mezzaqui, che si è occupato anche del resto dell’artwork: dalle risposte che stiamo ricevendo, direi che ha fatto un gran bel lavoro!

Com’è nato il rapporto con la vostra etichetta? Com’è avere intorno gente professionale che cura gli interessi della vostra musica?
Fabian:
L’estate scorsa ero in vacanza con JT, il bassista degli Absynth Aura. Gli ho fatto sentire il disco spiegandogli che stavamo cercando una label in grado di promuoverci al meglio: avevamo bisogno di persone semplici, che in primis amassero quello che avevamo fatto! JT mi ha detto che si trovava benissimo con i ragazzi di Logic(il)logic, così li abbiamo contattati e abbiamo chiuso l’accordo: siamo contentissimi di lavorare con loro, professionali e rockettari… Grandi!

Come nasce la musica di una canzone Golden Sextion? Come mettete insieme le idee? I testi sono molto ben composti e deliziosamente amalgamati alla musica stessa. Sembra siano uno strumento musicale arrangiato con gli altri. Chi li scrive? Cosa ci viene riversato dentro?
Fabian:
La cosa bella nei Golden Sextion è che ognuno ha dato il suo contributo in ogni brano. La maggior parte delle bozze/riff sono state scritte da Faust e Loose, poi tutti insieme ci siamo concentrati sulle linee vocali: volevamo che ogni parte fosse incisiva, facile da ricordare. Per quanto riguarda i testi invece ci abbiamo pensato io e Faust, tranne alcune tracce che sono state scritte dal nostro vecchio cantante e che abbiamo deciso di mantenere. In ogni brano cerchiamo di raccontare qualcosa in cui crediamo, e di fornire spunti di riflessione: fatti quotidiani, stati d’animo, vicende personali… un po’ di tutto insomma! Ascoltiamo un brano e quando capiamo cosa ci fa venire in mente lo mettiamo su carta! Semplice no?

Trovo una vena gothic nel vostro sound. Vi è mai passato per la testa di avere, magari come ospite in una canzone, una voce femminile con la quale fare un duetto?
Faust:
Anche in questo caso non sbagli, una delle caratteristiche che ci accomuna come compositori è quella di voler dare ad ogni brano una vena melodica, a tratti malinconica, per far si che l’ascoltatore possa legarsi più facilmente ai nostri pezzi: inutile negarlo, in fondo siamo tutti un po’ romantici!
Fabian:
Per una voce femminile, uno dei primi nomi che mi passa in testa è quello di Claudia Saponi, voce degli Absynth Aura: il duetto che ho fatto assieme a lei sul loro disco mi piace tantissimo! Vedremo se nascerà un brano adatto anche per il nostro prossimo album …

Live: situazione attuale? Progetti? Desideri? Fuori dall’Italia? A proposito di estero: avete ricevuto del feedback dall’estero? Se si, com’è stato?
Faust
: Al momento stiamo cercando una Booking Agency adatta a noi: sai com’è, avendo tutti delle attività parallele da portare avanti dobbiamo trovare uno staff affidabile con cui schedulare al meglio la nostre attività dal vivo: speriamo di riuscire ad organizzare un tour di produzione per il nostro album ad inizio autunno.
Fabian:
L’estero ovviamente ci attira tanto, vorremmo riuscire a calcare il palco di qualche bel festival in Europa, fare qualche intervista in radio e magari un tour da supporto a qualche band più avviata! Sarebbe bello, anzi sarà bello, ma dobbiamo aspettare le giuste opportunità! I feedback esteri per ora sono molto positivi da Finlandia e Grecia, staremo a vedere per il resto del mondo!

Vi dichiarate quattro amici con la passione per la musica. Ora avete una casa discografica ed un album. Come influisce questo principio di successo sulla vostra amicizia? E sulla composizione della musica?
Fabian:
Sicuramente in maniera molto positiva, nessuno tra di noi si monta minimamente la testa. Amiamo quello che facciamo e lo vogliamo fare al meglio! Siamo sempre più legati e questo non può che far bene alla band.
Faust:
Per band emergenti come la nostra, sono proprio queste piccole soddisfazioni a tenere accesa la scintilla necessaria per andare avanti: è innegabile che ricevere approvazioni sul lavoro che abbiamo fatto insieme ci spinge a proseguire sulla stessa strada, cercando di migliorarci sempre di più!

Non siamo i soli ad avervi recensito molto positivamente. Come gestite tutti questi complimenti? Vi stimolano a fare ancora meglio?
Fabian:
Certo, oltre a farci arrossire ci stimolano tantissimo! Ogni recensione ha la sua importanza, anche e soprattutto quelle brutte: si spera sempre di non riceverne, ma nel caso è importante restare sempre umili e accettare le critiche!
Faust:
Penso sia capitato a tutti di migliorare grazie a critiche costruttive, ma anche grazie a quelle che di primo acchito vengono giudicate come poco professionali o parziali!

Idee per il prossimo album? Avete già del materiale in cantiere?
Faust:
Stiamo iniziando a raccogliere le prime idee, sperimentando dei nuovi metodi per la stesura dei pezzi: è sicuramente presto per parlare di un prossimo album, ma puoi stare sicuro che non staremo fermi con le mani in tasca!
Fabian:
Proprio l’altra sera i ragazzi hanno portato alle prove roba nuova… spacca, non dico altro!

Oggi tutte le bands hanno almeno un canale internet per mettersi in mostra. Voi usate Facebook, per esempio. Come valutate questi strumenti nell’ottica della diffusione della vostra musica (considerando che le radio sono monopolizzate dalla solita roba)?
Fabian:
Facebook e’ ormai l’unico modo per farsi promozione! Il mondo della musica è cambiato purtroppo: io vado ancora a comprarmi i dischi nei negozi, ma lo faccio perché leggo recensioni come la vostra su FB! Direi che è un aiuto indispensabile…
Faust:
Concordo, sono indubbiamente le strade più utili da percorre al momento, anche se il passaparola “fisico” a mio parere resta imbattibile: ogni band degna di rispetto se lo guadagna principalmente sul campo, facendo parlare i suoi dischi e le sue performance sul palco.

Sempre sull’argomento: Noto che il vostro sito non è ancora pronto. Ci state lavorando? Quando sarà pronto? Quali contenuti particolari ci potremo trovare?
Fabian:
Si, il sito è in fase di ultimazione! Sarà sicuramente funzionale e semplice. Foto, video, aggiornamenti e date! Non serve altro…

Noto un ritorno alla vena hard rock, che comunque voi, parzialmente, abbracciate. Cosa pensate di questo revival di sonorità anni 80 che cercano di sottomettere la povertà di certi generi moderni?
Fabian:
Penso che sia figo far rivivere attraverso i propri dischi i mitici anni ’80, bisogna solo non confondere il revival con il “copy&paste”!
Faust:
Esatto, purtroppo ci sono troppe nuove band che si limitano a riproporre soluzioni già usate dai grandi nomi del passato, aggiungendo poco o nulla per cavalcare la moda del momento: è un approccio lecito, ma per i Golden Sextion purtroppo non funziona. Intendiamoci, come hai ben detto anche nelle nostre sonorità si scorgono vari riferimenti, ma il nostro obiettivo è quello di comporre musica che possa suonare fresca anche senza aspettare il prossimo giro di ruota!

OK. Vi lascio tornare alle vostre chitarre! Concludete voi l’intervista con un messaggio ai lettori di Metalhead.it. Grazie!
Fabian:
Ciao Ragazzi, grazie per aver letto questa intervista e grazie allo staffi di Metalhead.it per l’opportunità! Noi siamo i Golden Sextion, e siamo ansiosi di sapere cosa ne pensate del nostro disco “The Silicon Age”. Ci vediamo on the road! Stay Rock!

(Luca Zakk)

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