L’ultimo album degli Haemoth prende il titolo di “In Nomine Odium”. Il duo francese è in attività da vent’anni, ma Haemoth, voce, chitarra e basso, e il batterista Syht, intervistato per l’occasione, realizzarono l’ultimo album nel 2004. Nel mentre gli Haemoth non sono stati in totale silenzio, ma il ritorno con un album segna un evento importante. Tuttavia qualcos’altro, in termini di uscite, attorno a Syht e Haemoth sta per arrtivare…

Gli Haemoth ci hanno messo 7 anni per realizzare un nuovo album. Perchè?
Primo, il tempo passa rapidamente, vera fonte di frustrazione…Secondo, molte cose personali ci hanno bloccati in questo periodo. Per essere preciso un EP è stato registrato nel 2008, ma non ci ha dato soddisfazione, così abbiamo deciso di abortirlo.

Di cosa parla “In Nomine Odium”?
E’ tutto nel titolo, “In Nomine Odium” indica “Nel Nome dell’Odio”. L’odio è il principale motivo della nostra opera. L’odio e le sue controparti: ira, disgusto, disprezzo, aggressività, impulsività, risentimento, rifiuto …Sono le nostra fonti di ispirazione! Penso che l’odio espresso verbalmente e/o fisicamente è una delle espressioni più pure del male. Inoltre, l’odio si manifesta anche nelle persone che sostengono di essere “virtuose”. Adoro davvero questo lato vizioso e pernicioso. Nessuno può combattere contro l’espressione del proprio madornale odio se si scatena. Questo può assumere molte forme: la madre picchiando il suo bambino a morte in un esplosione di rabbia, il semplice dipendente che deturpa la reputazione altrui per pura gelosia o bisogno di stima, le molestie, le risse da strada che portano all’omicidio, la guerriglia urbana tra bande, lotte tra spacciatori di droga, il genocidio, le aggressioni quotidiane…L’odio ha molte forme e livelli, ma l’energia negativa rimane la stessa. Traiamo la nostra ispirazione da tutte le sue incarnazioni, sia giornaliera, episodica o aneddotica…

Avete realizzato l’album senza una pianificazione, cioè avete usato il vostro istinto?
Il nostro modo di comporre è sempre istintivo. Vogliamo tenere la nostra impulsività e spontaneità, dell’espressione del nostro odio attraverso le nostre tracce. Penso che questi due fattori sono alla base di ciò che Haemoth è. Naturalmente alcuni arrangiamenti sono anticipati. ma restiamo per lo più crudi e oscuri nella materia che compone le nostre canzoni.

Puoi dirmi qualcosa sulla canzone “Son of the Black Light”? E’ la mia preferita…
Anche per noi “Son of the Black Light” è chiaramente una delle nostre canzoni preferite nell’album e di sempre, nella nostra discografia. Nonostante la sua lunghezza, è stata scritta in modo davvero spontaneo. L’intensità di questa canzone incarna come il Black Metal dovrebbe a suo modo suonare. Siccome non ho scritto il testo, non posso entrare nei suoi dettagli. Non soltanto perché l’interpretazione e la scrittura sono due cose distinte, ma anche perché è particolarmente soggettivo. Ma come il nome suggerisce, glorifica cosa simboleggia Lucifero. La musica parla da sola a chi la sente dentro…

Quali band hanno davvero influenzato il vostro stile?
Ascoltiamo metal da molti anni, quasi due decadi. Quindi abbiamo influenze da molti tipi di metal e anche da altri stili musicali che sono fuori dal contesto dell’intervista. Dai tempi passati ci è voluto un lungo viaggio per giungere al Black Metal. L’ondata norvegese del principio e metà anni ’90 ci ha profondamente influenzato per la sua identità e forza, sia musicalmente che visivamente, così come le sue azioni. Fra le black metal band di quel periodo che ci hanno indotto a iniziare i nostri comuni progetti musicali, cito i Mysticum, Thorns, Dodheimsgard, Mayhem, Darkthrone, Gorgoroth. Non c’è bisogno però di dibattere sull’evoluzione di alcune di queste band…

Siete soddisfatti del lavoro svolto dalla Debemur Morti Productions?
Già dalla prima release con Debemur Morti Productions, la quale era “Satanik Terrorism” e attraverso l’edizione europea di “Kontamination” e così per l’uscita di “In Nomine Odium”, siamo stati sempre soddisfatti del lavoro fatto dall’etichetta. Le sue produzioni per i nostri album sono sempre di buona qualità e si adeguano perfettamente alle nostre aspettative. Non ci ha mai chiesto alcun compromesso e ci soddisfa davvero bene. Inoltre, conosciamo il fondatore da diversi anni, anche prima della creazione della sua etichetta e questo rende la comunicazione più semplice.

Quale lavoro svolgi nella vita?
Non ho bisogno di precisarlo qui, ma come un mucchio di gente ho un lavoro merdoso in una merdosa compagnia!

Sei interessato a dei side-project?
Lavoriamo insieme in un progetto chiamato Demonium che dovrebbero pubblicare qualcosa entro pochi mesi/anni, vedremo…Individualmente: Haemoth ha un suo progetto parallelo solista chiamato Inpestae (puro raw black metal) che ha realizzato un CD e ha anche presenziato negli Spektr, che non hanno bisogno di presentazioni…Da parte mia, ho registrato un mini CD con i Dark Opus che uscirà a breve e sto per cominciare a partecipare in un’altra band: Bael.

Puoi raccomandarmi qualche buon libro di occultismo?
Personalmente, io tengo me stesso come un propagatore di odio, non pretendo di definirmi un occultista. Ad ogni modo è un apprendimento personale da fare, in ordine per comprendere e praticare le arti occulte. Ho lasciato a chi è interessato le ricerche sul tema, con le risorse della loro età “moderna”. L’informazione si trova molto più semplicemente ora. Il cancello del sentiero sulla mano sinistra (Left Hand Path) è molto più aperto di sempre…

Siete solo tu e Haemoth nella band: è una scelta naturale?
Prima dell’incarnazione degli Haemoth come duo (all’inizio era una one man band) suonammo per anni con altre persone, in vari progetti che non hanno mai raggiunto alcun obiettivo. C’era ancora molta gente senza talento, senza ispirazione e motivazione. Tutto questo ha rappresentato alla fine una perdita di tempo. Occorreva solo una prova dove eravamo entrambi presenti per realizzare che la chimica era lì, in quella forma, al fine di raggiungere i nostri obiettivi di composizione e portare a qualcosa che trovassimo naturale ed efficace. E’ stata la mia integrazione e la ricerca di Haemoth a creare questo duo.

Ti lascio la chiusura di questa intervista e vorrei conoscere anche i prossimi progetti degli Haemoth
Stiamo lavorando su un nuovo EP. Ci piace particolarmente questo formato, anche se non abbiamo fatto abbastanza release in questo formato per ora. Nessuna data da annunciare, accadrà quando arriverà il momento…Per le ultime parole “famose”: odio questo concetto…

Alberto Vitale

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