E’ Aimar Antxia il protagonista di questa intervista. La voce dei baschi Nodrama ci parla dell’ultimo album “The Patient”, arrivato dopo una prima prova dai toni più spontanei rispetto al nuovo lavoro, il quale porta il sigillo per l’italiana Coroner Records.

Vorrei ringraziarti per aver accettato questa intervista.
Grazie a te per l’interesse che hai mostrato verso la band.

Siete soddisfatti per come è venuta fuori la registrazione di questo album? Personalmente ho percepito un gran bel sound!
Grazie per le tue parole (ride, nda), si siamo davvero soddisfatti del risultato finale dell’album. Abbiamo speso tanto tempo preparandolo prima a casa e in sala prove, così avevamo già un’idea su come avrebbe dovuto suonare, ma ovviamente si impara sempre quando vai in uno studio professionale e noi abbiamo imparato molto con Alberto Macias. Ci ha aiutato molto affinché ottenessimo un buon sound. Ora speriamo che anche la gente ne sia soddisfatta!

Come è stato il processo creativo? Vorrei anche sapere se sono tutte canzoni nuove in “The Patient”.
Abbiamo lavorato sempre insieme. Ovviamente c’è qualcuno che è venuto con le idee principali sulla musica e normalmente quelle vengono da Iker e Koldo, ma tutti noi abbiamo delle opinioni per ogni cosa. E’ venuto fuori facilmente l’album, avevamo più di venti canzoni e alla fine abbiamo lavorato con quattordici di queste per dar loro un tipo di “colore” e alla fine ne abbiamo pubblicate undici. Non è stato facile scegliere. E si, ogni canzone nell’album è nuova, non abbiamo preso qualche idea dal passato

E’ la vostra seconda e importante release. Quali sono le differenze tra le due?
Bene, per noi la prima release era una sorta di demo chiamato “I Mind” e abbiamo avuto la fortuna e la chance di vendere delle copie. “The Patient” è la nostra prima importante release perché è stata pubblicata in venti paesi differenti nel mondo. E’ stata registrata in uno studio professionale e ci abbiamo lavorato duramente…le differenze potrebbero essere che questa registrazione l’abbiamo presa più seriamente rispetto all’età che avevamo in “I Mind”. Allora eravamo cinque amici che tentavano di divertirsi con la musica, qualcosa che noi amavamo e nonabbiamo perso, ma ora abbiamo lavorato con più pazienza… volevamo che il suono fosse più coinvolgente ed essere più pesante, più melodico ma non troppo e cercando di aggiungere alcuni elementi diversi. Penso che abbiamo migliorato in un sacco di cose dal nostro primo demo e anche la gente pensa la stessa cosa.

Cosa ne pensano i vostri fans dell’album, ma, soprattutto, son curioso delle opinioni ricevute dall’estero.
Si, un mucchio di persone sono venute a congratularsi con noi per l’album. Non solo nei paesi baschi in Spagna, ma in differenti posti del mondo…qualcosa che non potevamo nemmeno sognare alcuni anni fa…ovviamente abbiamo sempre buone e cattive opinioni sulla nostra musica, ma è normale, è qualcosa che segna ogni artista! Grazie a internet un sacco di persone possono raggiungere la nostra musica e le persone la stanno gradendo nel complesso, Noi amiamo suonare in ogni parte del mondo, ma quello è qualcosa di più complicato (ride, nda).

E’ dura suonare questa musica in spagna?
Beh, non è dura suonare questo tipo di musica perché molte band suonano musica metal qui o qualcosa dal sound più estremo. Ovviamente la Spagna non ha una tradizione metal come la Germania, Scandinavia, Giappone, Francia, U.S.A.. Per il mainstream ci sono differenti stili musicali che non includono il metal (se la ride, nda)! Abbiamo luoghi e logisticaper i metal festival o per fare metal shows, ma il più della gente guarda al metal soltanto come rumore!

La musica metal è cambiata molto negli ultimi anni, tu pensi che i Nodrama siano “new music”, “new metal”, cioè mi chiedo se vi sentite parte di questo trend, di questa ondata…
Penso che siamo cresciuti con la musica e anche noi abbiamo visto comparire aspetti nuovi nel metal in questi anni. Amiamo il metal, abbiamo ascoltato metal band, siamo andati ai concerti da quando eravamo ragazzini e siamo stati grandi fans anche di diverse grandi band. Quando suoniamo un riff o pensiamo in una canzone, non ci piace vedere se i suoni hanno questa direzione o un’altra. Amiamo il metal, questo è vero, ma amiamo anche rock, pop, reggae, musica elettronica, chill out, qualcosa di grunge o anche band post rock. Quindi credo che il nostro è come una mistura di ogni cosa e ci piace focalizzarlo di più nella canzone. Non pensiamo al mainstream, ma solo alle nostre canzoni Vogliamo avere una metal band con momenti hard, ma anche con melodia e provando ad essere dinanici. Con quella idea è venuto fuori “The Patient”.

Vuoi spendere due parole sull’italiana Coroner Records, la vostra etichetta?
Noi vogliamo dire che siamo orgogliosi e felici di essere parte della famiglia Coroner Records. Lo siamo come i nostri fratelli Rise To Fall (altra band basca, nda) e lavorando con Ettore Rigotti, una figura del metal che abbiamo amato molto nei Disarmonia Mundi anni prima. Così per noi non è stata solo una grande chance diffondere la nostra musica in posti differenti, ma anche un onore avere il supporto di questi ragazzi che lavorano davvero bene e la mia opinione è che stanno creando una delle più importanti metal label. Lo vedremo nei prossimi anni, ne sono sicuro!

Grazie infinite per avermi dedicato il tuo tempo, sei stato molto disponibile. Lascio dunque a te il congedo dai lettori.
Grazie a te Alberto e a tutto il team di Metalhead. Siamo orgoglioso di apparire qui e parlare con te. Lasciami incitare tutti ad ascoltare la nostra musica e se vi piace…godetevela! Troverete tutte le info su www.facebook.com/nodramapage. Ciao e metal per tutti!

Alberto Vitale

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