fotoseventhveilGiovane realtà emergente della scena hard rock Italiana, i Seventh Veil arrivano finalmente al traguardo del primo full length. Firmano un metallo pungente, tagliente, ricco di melodia ma anche potente ed estremamente dinamico, facendo convergere in maniera ottimale il sound classico degli anni ’80 con quello moderno, sono molto motivati e hanno appena iniziato a varcare i confini del paese per sparare i loro riff fuori dai confini nazionali. Cantano di follie, vizi, peccati, deviazioni e depravazioni, un autentico inno alla devastazione anni ’80, una spietata accusa alla decadenza dei tempi moderni. Abbiamo colto l’occasione per far due chiacchiere con Steven, il frontman della band veronese.

Ciao Steven, congratulazioni per il nuovo disco! Ho un po di domande da farti…
Grazie Luca, siamo pronti a tutto, spara…

Come sta andando con il nuovo album? La gente lo richiede? Sta girando?
Tutto sommato bene dai. Il boom ovviamente è stata la prima settimana, poi la richiesta si è leggermente calmata ma vedendo come va il mercato discografico non ci lamentiamo, visto che siamo riusciti a piazzarne alcuni negli States, Messico e Giappone!! Poi adesso con l’autunno parte la stagione live dove speriamo di venderne un bel po’.

Notavo un po’ di cambiamenti di line up dai tempi dell’EP fino ad ora. Eric è ora fisso nella band o no? Che è successo con Holly?
Esatto, c’è stato qualche avvicendamento. Eric ora è fisso dopo una pausa di riflessione durata qualche mese. Holly aveva perso la motivazione e quindi si è deciso di comune accordo di cercare un altro chitarrista, e così abbiamo trovato Simon, giovane ma molto valido.

Parlatemi di “White Trash Attitude”: com’è nato? Com’è stato registrarlo, mixato, prodotto, ecc?
WTA è nato con lo scopo di fare un disco di puro hard rock 80iano ma che potesse piacere anche ai meno appassionati del genere. Da qui la scelta di fare molte parti melodiche e orecchiabili, senza mai perdere il tiro e la carica dati dal rock n’roll!! Registrarlo è stato sfiancante ma emozionante. Venivamo dalla registrazione del nostro EP l’anno precedente quindi avevamo un po’ di esperienza in più. Sapendo a cosa andavamo incontro ci siamo preparati bene ed è stata un’ottima esperienza. Non dico che non siano mancate le difficoltà, ma ci stanno anche queste. La parte ovviamente più lunga è stata quella successiva alle sessioni di registrazione. Trovare i suoni perfetti che andassero bene a tutti e che suonassero come volevamo noi non è stato per nulla facile, ma con Oscar Burato (della Atomic Stuff, ndr) dietro al mixer ce l’abbiamo fatta (ride, ndr).

E la copertina? E’ molto bella!
Ti sbagli, è strafiga!! (ride, ndr) Ci abbiamo messo un bel po’ anche a decidere che copertina fare così ci siamo rivolti al nostro amico Francesco Ravara di Cremona, chitarrista degli Hell Circles. Il disegno è opera sua, realizzato a mano dal nulla. Non potevamo chiedere di meglio.

Un titolo emblematico e deciso. Volete parlare un po’ dei testi, dei concetti che esprimete?
Inevitabilmente riprendono in qualche modo i testi tipici del glam anni ’80, una sorta di sex, drugs & rock n’roll con belle donne e macchine veloci. Oltre a questo però alcuni dei nostri testi vogliono denunciare lo squallore della società di oggi a partire dai piani alti. Una società in cui se sei ricco, bello e, perché no, anche corrotto fai strada sennò devi arrangiarti come puoi per arrivare alla fine del mese.

So che siete stati a suonare all’estero: che mi dite del pubblico straniero? Com’è stata l’esperienza? Vi conoscevano? Avete conosciuto bands importanti?
Si all’estero abbiamo avuto grossissime soddisfazioni. Poi suonare su palchi importanti come quello del Masters of Rock ti da una carica inimmaginabile. Anche il pubblico si fa molto coinvolgere e ti segue, canta, poga senza mai fermarsi. Alcuni ci conoscevano già e altri hanno avuto modo di apprezzarci da allora. Abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di stima e complimenti da gente che non ci aveva mai sentito prima. Abbiamo conosciuto nuove bands come i Damn Dice da Londra e i Pleasure Addiction, due band molto molto valide con cui abbiamo fatto festa dopo i concerti!!!

Steven: Nikki Sixx ti ha suggerito il nome della band. Ci racconti di quell’incontro con il mitico bassista e mastermind dei Motley Crue?
Difficile se non impossibile a credersi ma il suggerimento ci è stato dato proprio da Nikki Sixx in persona mentre firmava autografi dopo il Sunset Strip Music Festival a Los Angeles. Difficile anche da spiegare, mi sono semplicemente trovato li e il primo pensiero che ho avuto è stato per la mia band, per la quale non riuscivamo a trovare un nome. Da qua Seventh Veil che è stato anche scelto per ricordare uno dei luoghi di ‘culto’ di molte band del periodo sulla mitica Sunset Blvd e riportarci, almeno nell’immaginario, a quel tempo.

Domanda ovvia: qualcuno di voi è mai stato al Seventh Veil?
Non ancora, nella mia vacanza californiana non ho proprio avuto il tempo. Ma prima o poi suoneremo la nei paraggi e una tappa sarà scontata (ride, ndr)

Un EP, un Album, diversi concerti per una band che ancora non è famosa. Prossimi passi? Progetti per il futuro?
La cosa che più ci preme al momento è trovare l’appoggio di una bella agenzia di booking. Scriviamo centinaia di mail al giorno per questo motivo sperando che i nostri sforzi vengano ripagati. A parte questo, vogliamo proseguire la nostra attività live per promuovere al massimo il nuovo disco e perché no, dare qualche assaggio del prossimo, a cui stiamo lavorando già da qualche settimana.

OK, chiudete voi questa intervista, e non dimenticate di salutare i vostri fans ed i lettori di METALHEAD.IT
Vogliamo dire un grosso grazie a tutti i nostri sostenitori, a coloro che credono in noi, a coloro che hanno comprato l’album e anche a quelli che lo compreranno. Un caloroso saluto anche a te Luca per le ottime parole che hai speso più volte per noi e ovviamente a tutti i lettori di METALHEAD. Sostenete la musica emergente e non ve ne pentirete. Vi aspettiamo tutti il 21 settembre al Black Rose di Acquafredda (BS) dove ci sarà la presentazione del nostro album in occasione della Jack Daniel’s Night. I motivi per far festa direi che non mancano!!! ROCK N’ ROLL RAGAZZONI!!!!!

 

(Luca Zakk)

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