I Southern Drinkstruction sono quattro metallari su di giri che sanno ridere, divertirsi e far divertire. Dopo l’uscita del nuovo album “Drunk Till Death” la band si appresta a spaccare ogni cosa ed esibirsi dal vivo e, ancora una volta, al fianco di nomi importanti. All’intervista rispondono tutti loro insieme.

 Se vi dicessi “quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto”…ovviamente mi riferisco a quel Clint Eastwood nella vostra canzone “Drunk Till Death”.
E’ la chiusura dei film della trilogia del dollaro di Sergio Leone iniziata col primo nostro CD, proseguita poi nel secondo e chiusa in questo terzo. Nel primo avevamo aperto con “Il Buono Il Brutto Il Cattivo”, nel secondo con “Per Qualche Dollaro in Più” e nel terzo con “Per un Pugno di Dollari”. Questo perché sono tra i nostri film preferiti, abbiamo passato serate su serate a riguardare quei film, e quindi c’è venuto naturale inserirli nei nostri album, come per i film con Bud Spencer.

 Si, continuando sulle citazioni filmiche, c’è quella di Bud Spencer in “Nasty Jackass” (un gran bel pezzo di thrash-hardcore vecchio stampo). Puoi dirmi cosa ci fa Spencer nell’incipit del brano?
Innanzitutto spettacolo che hai notato quest’influenza su “Nasty Jackass”! E’ proprio così, un pezzo diretto-energetico alla D.R.I. e S.O.D. ! Come detto prima, oltre ai film di Sergio Leone, altra nostra passione comune son tutti i film del grande Bud e del suo amico combina guai Terence! Da quando ci siamo incontrati  la situazione è peggiorata… giornate intere a riguardare questi film… E gli abbiamo pure dedicato un intera canzone sul disco precedente, “Fistfest”, trovate il video su YouTube, e anche una t-shirt! Quindi non poteva non ricomparire il nostro amato Bud anche su  questo nuovo album! E quale pezzo migliore per inserirlo se non “Nasty Jackass”? Se leggi il testo di questa  canzone è un inno al party perpetuo! E quindi Bud che dice “Sai, ma quando io sono sbronzo, ma veramente sbronzo, sembra impossibile, ma io divento Immortale” è il massimo per aprire questa canzone!

Ho una domanda che avrei voluto fare appena ho ascoltato “Drunk Till Death”, siete dei fans dei Bolt Thrower (io si!)? Sembrate la versione meno seriosa e più spensierata della band di Coventry!
Qui ti rispondo io (Pinuccio Ordnal, nda) personalmente: adoro i Bolt Thrower! Ricordo ancora come se fosse ieri quando mi passarono la cassetta di “In Battle There Is No Low”… Fu un esperienza unica… E dopo un po’ me lo ero tutto studiato sulla chitarra… Non ho mai pensato ai Bolt come influenza, ma se l’hai notato vuol dire che ho preso inconsciamente qualcosa da quel disco!

Questo nuovo album arriva dopo tre anni (“Drunk With Us” è del 2009), come hanno passato i tre anni i Southern Drinkstruction tra questi due album?
Eh già! Ben  3 anni! A suonare in giro, suonare in sala prove, scorrazzare in giro con le nostre moto, mangiare senza sosta, bere in ogni occasione!  Dal punto di vista strettamente musicale, abbiamo promosso come abbiamo potuto l’album “Drink With Us”, e anche con  molta soddisfazione! Sforzi premiati adesso con il contratto con la Despise The  Sun Records, che a soli 3 mesi d’uscita del disco ci sta già riempiendo di soddisfazioni enormi!

 Sentite, ma “Dirty Sanchez” di cosa parla? Lo chiedo perché quello è il tipico brano da mettere in loop ad una festa della birra tra amici!
E non solo “Dirty Sanchez”! Questo disco è per una buona metà pieno zeppo di brani da festa! Provare per credere! “Dirty Sanchez” in particolare parla di una pratica erotica messicana: come “dipingere” dei bei baffoni alla tua  lei mentre stai facendo il “dolce su e giu’”…

Nella sostanza quanto tempo vi ha impiegato la stesura dei pezzi e quanto lavoro è occorso per registrazioni e finalizzazione dell’album?
Dunque… Diciamo che dopo un  anno dall’uscita di “Drink With Us” ci siamo messi sotto per dar vita al suo successore, appena pronti abbiamo prenotato lo studio di registrazione e inciso questi 13 pezzi nuovi, e abbiamo impiegato più tempo in studio per la fase del missaggio rispetto ai dischi precedenti, proprio perché volevamo che suonasse proprio così come lo sentite adesso, Saul dei 16th Cellar Studio ci ha “odiato”  a un certo punto crediamo!

 “Cumming In Socks” è spaventosamente estrema, ruvida, thrash-death metal estremizzato e brutale. Mi sbaglio o è la canzone che si distingue rispetto al pacchetto delle altre?
Se si distingue? Chettefreca! “Cumming in Socks” in effetti è il pezzo più marcio del disco, veloce e brutale, non potevamo farne a meno. Nel brano abbiamo un ospite illustre alla voce, ovvero Alonso Hermano de Oronzo dei Bomberos, grande spirito guida dei Southern nonchè fan dell’immenso Giorgio Bracardi! Avremmo voluto lavorare anche con lo Scarpantibus ma è un esemplare troppo raro!…

Ho letto che avete aperto live per diverse band. Ve ne cito alcune e vorrei una vostra opinione sincera, oltre a dirmi voi come vi siete trovati umanamente con loro. Datemi uno scorcio di voi anche attraverso loro. Illogicist…
Con loro abbiamo condiviso due grandi serate! Organizzate dal mitico Baffo (R.I.P.), con la sua  Metal Massacre ai tempi del Jailbreak! Furono intere serate a ridere, scherzare e bere! Emilio il  bassista ne sa una più del diavolo! Siamo rimasti da allora in contatto sopratutto con lui che ci mandò persino delle foto con la nostra maglia dal loro tour negli Stati Uniti!

God Dethroned
Con loro fu al Campania Metal Fest! Bella giornata! E loro fecero un live micidiale! Anche dal punto di vista umano si rivelarono essere persone tranquille, a fine serata durante qualche chiacchiera prima di andare via ci dissero quanto gli piaceva il pubblico italiano, decisamente più caloroso e che va ai concerti per goderseli e non per mettere sotto esame i musicisti cercando di cogliere ogni minimo errore o imprecisione.

Extrema
Altra seratona ad alto tasso alcolico! Abbiamo legato soprattutto con GL! Con cui ancora ci si sente! Mamma le birre fatte insieme! I discorsi sul Metal! Io (Pinuccio Ordnal, nda) conservo ancora gelosamente la sua bandana (sudata) che mi regalò a fine concerto…

Stormlord…
Spettacolo! Per noi fu anche la prima volta al Black Out! Grandiosi Stormlord! Prima di tutto grandi amici e arrivare a suonare con loro fu quindi una doppia soddisfazione! Naturalmente anche con loro siamo in stretto contatto e seguono la nostra evoluzione a tutt’oggi!

Continuerete a suonare tanto dal vivo in questo 2012?
Puoi dirlo forte! “Drunk Till Death” è uscito il 2 marzo e da allora stiamo facendo parecchi live per promuoverlo, e dobbiamo dire che stanno uscendo fuori davvero delle belle serate: il pubblico apprezza e si diverte. Tra queste, la serata che ci ha dato una soddisfazione totale è stata quella con gli Entombed! Aprire per loro è stato realizzare un sogno nel cassetto! E loro poi sono delle persone sensazionali! Al di là del discorso “promozione”, il live è sempre un buon pretesto per fare casino, anche per questo puntiamo a suonare un bel po’; i prossimi concerti saranno: 18 maggio al Palarockness a Genzano, 1 giugno al Dissesto Musicale a Tivoli, 2 giugno al Black Out a Roma con  gli Obituary (altro sogno che diventerà realtà!), 24 giugno al Roman Hard ‘n’ Heavy Fest all’Atlantico Live Open Air a Roma, 1 Settembre al Metal Crusade a Bassano Romano e altri live in via di conferma!

Vi ringrazio per avermi dedicato il vostro tempo. Salutate in chiusura i lettori.
Grazie a te per la disponibilità sia per l’intervista che per la recensione e per le influenze che hai notato! E grazie a tutti voi che ci sostenete sin dal 2007, che vi siete aggiunti durante questo  cammino di 5 anni che ci ha portati a questo nuovo album e che ogni volta trasformate il nostro live in una vera e propria festa! Drink  Whiskey, Make Justice!

(Alberto Vitale)

Recensione