Nacquero nel 1994 come Unholy Descent i texani Vesperian Sorrow. Tre album e quest’anno il quarto, “Stormwinds of Ages”. L’album è un insieme di black metal, spunti death, massicce parti sinfoniche, per un risultato interessante attraverso pezzi ben costruiti. Will è uno dei due chitarristi e spiega come la band è venuta fuori da sei anni di quasi silenzio dopo il precedente “Regenesis Creation”, ci fu solo un promo nel 2008, e su quali iniziative si sta muovendo.

Ciao Wiill, vorrei capire perchè c’è stata una lunga pausa tra “Regenesis Creation” e “Stormwinds of Ages”?
Ciao Alberto, onestamente c’è stata una moltitudine di ragioni. Quella principale è che stavamo provando a tenere la band insieme in tour e e continuavamo ad avere defezioni. Allo stesso tempo Kris (batterista, nda) ed io stavamo costruendo uno studio daccapo (cioè l’ Amplitude Media Studios, nda). Non appena le porte dello studio sono state aperte abbiamo preso clienti e le cose per noi sono diventate veramente impegnative. Così dopo abbiamo iniziato a registrare l’album per conto nostro e ci siamo presi il tempo necessario per fare le cose al meglio per poi pubblicarlo.

I riff sono tuoi e di JZD? Mi piace questa affinità.
Attualmente i riff sul nuovo album sono stati creati principalmente da Kristoph, il nostro batterista. Per la prima accoppiata dei nostri album abbiamo scritto musica proprio come una band, ma i membri dopo sono andati via, Kris e io abbiamo assunto un ruolo più importante nel processo di scrittura per “Stormwinds”, mentre lui è arrivato con la maggior parte del materiale io ho aggiunto le mie parti qua e la. Ci sono dei membri davvero solidi ora e Kris ed io abbiamo un grande rispetto per chi si è assunto anche loro un ruolo di aiuto, per scrivere il materiale per il prossimo album. E’ davvero emozionante lavorare di nuovo come una band, questo mi ricorda i vecchi tempi (ride, nda)!

Ci sono in “Stomwinds of Ages” alcuni ospiti: Jason McMaster (Dangerous Toys e Watchtower), Erika Tandy (Autumn Tears e Ignitor), Carl August Tidemann (Winds e Arcturus) e Jon Zig (Sarcolytic e Images of Violence). Perché invitare tutta questa gente?
Si, riteniamo che la musica che è stata scritta avesse bisogno di un ulteriore elemento di talento che noi non abbiamo potuto fornire. Volevamo dimostrare anche il fatto che la nostra musica non poteva essere qualcosa da inserire facilmente in un piccola scatola o in un genere. Non abbiamo mai voluto inserire noi stessi nell’ angolo di un genere. Molti degli ospiti dell’album sono nostri personali amici della band ed è stato facile chiedergli di prestare i loro talenti nel nostro album. Naturalmente Carl August Tidemann è sempre stato un mio personale eroe. Ho amato il suo suonare in Arcturus e Winds. E’ stato un completo shock e onore quando egli ha accettato di fare un po’ di assoli per noi. Sono stato davvero emozionato per quello!

Ho due domande su un paio di dubbi che mi sono sorti durante l’ascolto dell’album. Il primo: le canzoni sembrano essere un po’ lunghe, non troppo ma comunque lunghe! La vostra musica è complessa, ma credo che un minuto in meno avrebbe reso i pezzi più semplici e maggiormente fruibili per gli ascoltatori.
E’ davvero difficile risponderti. Quando abbiamo fatto le canzoni ci siamo messi definitivamente il fattore tempo all’ultimo posto dei nostri pensieri, ma abbiamo sempre scritto fino a quando pensavamo di sentire che tutto fosse completo, sempre che ciò avesse un senso. C’è una canzone che sarà sul prossimo album e che stavamo ascoltando l’altra notte ed era al quinto minuto, ma sembrava ancora breve e pertinente. Mi piaceva questo! Credo che ultimamente stiamo tenendo le nostre canzoni sui quattro e cinque minuti, rispetto ai sei e nove minuti delle canzoni composte nel passato. Mi piace comunque scrivere canzoni che siano brevi più adatte, così si, il prossimo album…

Il secondo: penso che basso e batteria siano un po’ in “sofferenza” su questo album, sembrano coperte dal resto.
Onestamente sono rimasto molto soddisfatto della produzione  di questo album. Voglio dire che ognuno ha le sue opinioni e le apprezzo anche, di sicuro. Come sempre abbiamo registrato questo album completamente per conto nostro, senza l’aiuto di quache label o qualche significativo investimento economico. Questo è stato uno dei migliori album che abbiamo prodotto e abbiamo fatto tutto da soli, quindi è stato un successo per noi. Ora stiamo di fatto prendendo in considerazione che ci sono alcune cose che vogliamo cambiare per il prossimo album. La cosa numero uno che vogliamo è un maggiore e più grande suono della batteria. Quindi abbiamo deciso di registrare la batteria sul prossimo album in uno studio più grande. Quindi si, abbiamo lo stesso orecchio per la batteria che probabilmente hai sentito, ma abbiamo fatto del nostro meglio in questo momento.

Ho scritto che siete una epic black metal band, con parti sinfoniche e tastieristiche, ma è possibile classificarvi come una band black metal?
Chi lo sa? Abbiamo molte influenze melodic black metal dagli anni ’90 come sai. Quando abbiamo iniziato negli anni ’90 eravamo davvero ispirati a band come Amorphis e Arcturus, ma inoltre abbiamo avuto anche un sound che somigliava alle parti di chitarra di band come Edge Of Sanity e Hypocrisy. Abbiamo appena detto che pensavamo fosse cool e lo diventasse? No, io non credo che si possa dire che siamo una black metal band e che sarebbe troppo facile e non una descrizione accurata del nostro sound. Abbiamo elementi di tutti i generi nella nostra musica e quella è la direzione che preferisco. Amo aggiungere parti di metal progressive e parti death metal nel nostro sound. Arriva a più livelli. Come dicevo in precedenza, non ho mai voluto dipingere noi stessi in un settore stilistico. Penso che renda le cose più interessanti a me come musicista, e per i fan, a scrivere musica che sfidi forse anche noi stessi a pensare al di fuori di un settore e sfidi anche i generi ad ampliarsi.

Grazie Will, grazie per avermi dedicato il tuo tempo per questa intervista. per favore, lascia un messaggio ai kids italiani.
Grazie Alberto, apprezziamo il tuo support! Per quanto riguarda i kids Italiani, direi, l’Italia sforna tra le migliori bands progressive, sia esso prog, death o black! Continuate a far pratica con quegli strumenti, andate benissimo! Speriamo di venire presto in Italia, per farla poi a pezzi sul palco per voi…ci vediamo presto!

(Alberto Vitale)

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