L’Ultimo Concerto è apparso dal nulla un mese fa (leggi qui).

Delle pagine social quasi misteriose. Un sito web ancora in costruzione. Un hashtag #ultimoconcerto che si diffonde più velocemente di qualsiasi virus, variante o chiacchiera del vicinato. Dannazione anche dal tabacchino o giù al bar sport (negli orari di apertura) qualcuno ne parlava.

Nelle settimane successive qualcosa ha iniziato a muoversi. La protesta inizia ad essere più palese, più evidente, condivisa da tutti i locali e gli operatori legati alla musica dal vivo, costretta al silenzio da -ormai- oltre un anno (e sono tantissimi!).

Finalmente il passo successivo: per ‘celebrare’ un anno di silenzio, ieri sera, sabato 27 febbraio MMXXI ecco un fiume di live streaming da tutti i locali italiani aderenti all’iniziativa.  Tutti in sincronia. Decine di concerti in live streaming contemporanei!

FAVOLOSO! Tanto cosa c’avete da fare? Nelle zone dai colori meno rossastri siete comunque costretti a stare chiusi in casa dalle ore 22… e il concerto incomincia un’ora prima del cosiddetto coprifuoco…. un termine molto emblematico se andiamo a vedere la sua origine: [Durante il Medioevo, in alcune città, al fine di prevenire gli incendi, veniva imposto lo spegnimento di ogni fiamma, sia per il riscaldamento che per l’illuminazione, durante le ore notturne. In tal modo si tentava di ridurre i rischi di incendi accidentali che, durante la notte, avevano maggiori probabilità di propagarsi e di causare ingenti danni.] (Cit. Wikipedia).

Proprio il buio. Proprio sono quelle luci, quelle fiamme, quei riflettori che CI MANCANO.

Finalmente si arriva a sabato sera, 27 Febbraio. Cazzo, il cuore batte come prima dell’entrata in scena di un headliner!

Ma parliamoci chiaro: i concerti live streaming, gratis o a pagamento, non mancano. È un anno che ci costringono ad assistere a concerti su un telefonino…. o a suonarli dietro ad una telecamera…. amputando quella meravigliosa magia, quella forza elettrizzante che mette in comunicazione il pubblico e gli artisti solo ed esclusivamente durante una vera esibizione del vivo.

La lista dei concerti pronti a partire dai vari live club italiani è bella grossa. Tra i nomi che ‘ci appartengono‘ -in quanto testata e lettori di contenuti metal- ecco che i Lacuna Coil stanno per andare in scena dall’Alcatraz di Milano, mentre i Destrage intendono spaccare dal Legend Club, sempre di Milano.

Ma tra i nomi noti della scena musicale italiana non sono mancanti nemmeno Ligabue, Caparezza o i Subsonica… non manca nessuno, tutto pronto.

Ma L’ULTIMO CONCERTO non è un concerto. L’ULTIMO CONCERTO non è l’ennesima entità impegnata in creazione di contenuti multimediali. Di quelli ce ne sono già fin troppi!

L’ULTIMO CONCERTO è protesta. Come aveva giustamente ipotizzato la nostra notizia di un mese fa. Ed ecco che ieri sera non c’è stato nessun maledetto concerto. Nessun patetico live streaming.

C’è stato solo il buio. Il silenzio. Come succede da un anno. Tuttavia al posto della musica c’è stata UNA PROTESTA DANNATAMENTE GENIALE!

Quello che è andato in onda lo potete vedere QUI. Andatevi a vedere i vari video. Non importa di quale band: ogni artista ha messo in mostra qualcosa di geniale, senza suonare una fottuta nota. Ogni artista ieri sera si è sacrificato, immolato nel nome dell’arte!

E CREDETEMI! È stato il concerto più fragoroso al quale io abbia mai assistito… ed io sono uno che da svariati lustri assiste(va) a quattro o cinque concerti al mese. Senza contare i festival estivi. O i festival invernali.

Ovviamente i social sono impazziti. Sia nel bene, che nel male.

Si, anche nel male… PAZZESCO!  Centinaia di persone si sono incazzate perché questo concerto non è andato in onda…. persone che hanno intasato i social con apocalittiche stronzate! Gente che ha affermato di essersi presa la serata libera per assistere allo streaming…. rimanendo delusa dall’assenza di streaming! Libera da cosa?

MA VI RENDETE CONTO? DI COSA DIAVOLO STIAMO PARLANDO?

Che branco di imbecilli. Immagino appartengano a quella cerchia di disgraziati, i quali pandemia o meno, continuano a respirare la nostra stessa aria…. gli stessi che quando i concerti c’erano per davvero, non ci andavamo perché ‘era troppo lontano’, ‘era troppo costoso’, ‘c’era il maltempo’, ‘oppure in un bill di 5 bands … una non piaceva loro affatto’. Fateci un piacere: vaccinatevi con il napalm!

Con un pubblico del genere, non mi sorprende se l’ultimo concerto sia già una memoria del passato…. ma io, come per fortuna tanti altri, guardo avanti…. guardo AL PROSSIMO CONCERTO! #prossimoconcerto

Vi lascio con il video andato in onda dei Destrage, e pure quello dei Lacuna Coil. Tranquilli… durano poco… dateci uno sguardo. E cercate di capire.

(Luca Zakk)