I pionieri irlandesi del folk metal CRUACHAN pubblicano oggi il video del secondo singolo “The Crow” che vede la partecipazione di Jon Campling, attore di “Harry Potter” e “Final Fantasy”, il quale dichiara: “Fin dall’eccitante ed energica prima traccia, ‘The Living’, questo album afferra il cuore e la mente e li trascina in un viaggio fantastico attraverso storie inquietanti e di presagio, raccontate attraverso un folk di sublime bellezza e un metal aggressivo, intrecciandosi costantemente fino a raggiungere… ‘The Dead’”:

“The Crow”, il secondo singolo tratto dal nono album dei pionieri irlandesi del folk metal CRUACHAN, di prossima uscita, “The Living and the Dead”, è una meravigliosa miscela tra i riff metal più duri della band e la bellezza ammaliante del folk e degli strumenti tradizionali. Il brano è accompagnato dalla voce dell’attore Jon Campling (“Harry Potter”, “Final Fantasy”), che fa il suo debutto discografico in questo brano. Dopo l’acclamato singolo “The Hawthorn“, “The Crow” è un’ulteriore indicazione della qualità dell’atteso nuovo album.
 
Gli irlandesi CRUACHAN hanno avuto una carriera ricca di storia da quando hanno mosso i primi passi nel 1992. Come spiega il frontman e unico membro originale Keith Fay: “Quando ho iniziato a scrivere musica all’età di 13 anni, non avevo idea che stavo gettando le basi per quello che sarebbe diventato un genere nuovo di zecca, il folk metal, o che stavo piantando i semi di quella che sarebbe stata una delle band metal irlandesi più longeve della storia. Negli ultimi trent’anni ci sono stati molti alti e bassi, i membri della band sono andati e venuti, i contratti discografici sono andati e venuti. Abbiamo suonato in alcuni dei più grandi festival metal del pianeta, abbiamo viaggiato in più Paesi di quanto la maggior parte delle band irlandesi possa sognare. E tutto questo ci ha portato a questo, il nostro nono album, ‘The Living and the Dead’”.
 
“Dall’esplosione iniziale di ‘The Living’ al lamento finale di ‘The Dead’, ‘The Living and the Dead’ è tutto ciò che si desidera dai Cruachan e anche di più. Dodici tracce di riff feroci, melodie magnifiche e ammalianti”, dichiara Stu ‘La Rage’ Dixon dei Venom.
 
Grazie a un uomo la cui visione e passione per la sua band non ha mai vacillato nei tre decenni successivi, il posto dei CRUACHAN non solo nella storia del metal, ma anche in quella del panorama musicale irlandese, è stato duramente guadagnato e combattuto. Ma Fay è sempre stato fiducioso che lui e la band avrebbero sempre fatto centro. “Questo album doveva essere buono. No, doveva essere più che buono. Doveva essere il miglior album dei Cruachan mai realizzato. Nel 2020, nel bel mezzo della pandemia, ho dovuto prendere una decisione, quando tre membri della band hanno lasciato il gruppo. ‘La faccio finita? O continuo con l’immane compito di rimpiazzare tutti?’. Non c’era una vera decisione da prendere, avevo lavorato troppo duramente negli anni per permettere che i Cruachan si spegnessero. Negli ultimi anni avevo scritto alcune delle migliori musiche della mia carriera. Mi sono assicurato un contratto discografico con un’etichetta (la svedese Despotz Records) che ha capito esattamente chi sono i Cruachan e qual è la mia visione”.
 
“Quante parole vuoi in questa citazione, Keith? Perché potrei continuare tutto il giorno a parlare di quanto sia bello questo album”, afferma Gareth Murdock degli Alestorm.
 
Una volta firmato il contratto, il discorso si è ovviamente spostato sulla nuova musica. “Il nuovo album esisteva solo nella mia testa, ma esso mi ha comunque spinto a pubblicare un singolo. Abbiamo registrato ‘The Hawthorn’ e la reazione è stata immensa”. Stimolato dall’incredibile reazione al singolo, Fay reclutò nuovi membri per i CRUACHAN in tempi record. “Joe Farrell era già rientrato nei Cruachan al basso all’inizio del 2020 e, oltre a essere uno dei miei più vecchi amici, è stato anche la mia roccia in quel periodo. Tom (Woodlock), uno dei migliori batteristi metal d’Irlanda, si è unito a noi all’inizio del 2020. Conosco Dave Quinn da molti anni, quindi è stato un sollievo non dover fare audizioni per i chitarristi: è arrivato ed è stato naturale per la band. Ho fatto un annuncio per uno strumentista folk e ho ricevuto alcune candidature interessanti. Audrey mi ha mandato una mail con alcuni link di sue canzoni. Mi è letteralmente caduta la mascella e l’ho reclutata subito. Suona il violino dall’età di quattro anni, e la qualità che apporta a ogni aspetto dei Cruachan non ha paragoni, dalla nostra musica folk a quella classica, tutto si è spostato a un livello che non avrei mai pensato possibile”.
 
“È stato un piacere far parte di questo progetto, la fusione di heavy metal e musica folk in questo album è furiosa, organica e naturale. I fan del folk metal avranno di che divertirsi”, afferma Camillus Hiney dei The Fureys.
 
Con la nuova formazione e un gruppo di canzoni che Fay riteneva tra le più forti mai scritte per la band, arrivò il momento di entrare in studio per lavorare a quello che sarebbe diventato “The Living and the Dead”. “Finalmente, nell’aprile del 2022, siamo entrati negli studi Trackmix per iniziare a registrare. La qualità e la maturità del nostro nuovo materiale furono subito evidenti. Nel materiale dei Cruachan ci sono sempre stati elementi di musica classica, ma in alcune delle nuove canzoni li ho esplorati molto di più. L’onestà e la credibilità delle canzoni finite mi lasciano senza fiato. La canzone ‘The Reaper”’parla di mio padre, purtroppo scomparso nel 2020. C’è stato un momento in cui Audrey stava lavorando sulla sezione degli archi per questa canzone, stavo ascoltando con Joe e il nostro produttore Mick e mi ha letteralmente portato alle lacrime. Mi sono girato verso Joe e sono riuscito a dire solo ‘wow’. Con quella canzone ho reso orgoglioso mio padre, ma credo che con l’intero album abbiamo reso orgogliosi tutti i nostri fan. Potrei parlare di molte altre parti in molti altri brani, ma se li ascolterete da soli capirete cosa intendo. Ho raggiunto il mio obiettivo. Ho creato il miglior album dei Cruachan fino ad oggi”.
 
“Questo album ha tutto, dal groovy death al più folcloristico metal! Se siete dei veri fan del folk allora questo disco è per voi!”, dichiara Mathias ‘Vreth’ Lillmans dei Finntroll.

Line up:

Keith Fay – Vocals, Electric Guitar, Acoustic Guitar, Banjo, Bouzouki, Mandolin, Keyboard, Bodhrán
Audrey Trainor – Violin, Viola, Cello
Dave Quinn – Electric Guitar
Joe Farrell – Bass
Tom Woodlock – Drums, Percussion, Hand Clapping