I Mayhem pubblicheranno il loro sesto album “Daemon” il 25 ottobre 2019 su Century Media Records.

L’album è stato registrato in differenti studi di registrazione. Voce e batteria sono state registrate presso gli NBS Audio Studio (aka Necromorbus Studio) di Söderfors, Svezia, con la supervisione del produttore Tore Stjerna. Le chitarre di Ghul invece sono state registrate in Olanda mentre il basso è stato registrato presso i Lupercal Studio di Oslo. Successivamente il tracking delle chitarre di Teloch è stato ripreso presso gli SleikBallaMi Studio di Oslo. La fase di mix è stata seguita sempre da Stjerna mentre la fase di master da Thomas Johansson presso The Panic Room. Tre mesi totali la durata del processo di produzione, per questo nuovo album della balck metal band norvegese.

I MAYHEM saranno in Italia il 12 novembre 2019 presso i Magazzini Generali di Milano. Assieme a loro Gaahl’s Wyrd e GosT.

Di seguito artwork ad opera dell’italiano Daniele Valeriani (Lucifer’s Child, Dark Funeral) e tracklist di “Daemon”.

1. The Dying False King
2. Agenda Ignis
3. Bad Blood
4. Malum
5. Falsified And Hated
6. Aeon Daemonium
7. Worthless Abomination Destroyed
8. Daemon Spawn
9. Of Worms And Ruins
10. Invoke The Oath

Ecco le informazioni diffuse dalla band:

“Daemon” non è un diretto successore di “Esoteric Warfare”. Come tutti gli album dei Mayhem, “Daemon” sta in piedi da solo. Il lupo solitario.  Infatti “Daemon” non è nemmeno un nuovo capitolo nella nostra carriera. Piuttosto, è un nuovo tomo, autorevole ma selvaggio nel carattere. Composto e decomposto con la stessa line up, ovvero Necrobutcher (basso), Hellhammer (batteria), Attila (voce), Teloch (chitarre), e Ghul (chitarre), la stessa line up di “Esoteric Warfare”, e della performance di “De Mysteriis Dom Sathanas” negli ultimi anni. “Daemon” non è nemmeno un retrofit di brani classici come “Freezing Moon”, “Pagan Fears” o “Buried by Time and Dust”. Per quello c’è stato il live album di “De Mysteriis Dom Sathanas Alive” (2016). “Daemon” è cambiamento, una opportunità di apertura maggiore per lo stomaco dell’inferno. E l’artwork è di Daniele Valeriani.